VILLAPRIOLO. Sembra che avesse pianificato tutto. Protagonista del grave fatto il sessantaquattrenne Gaetano Giannotto. L’uomo, ieri mattina, martedì 17 settembre, aveva sparato, secondo l’accusa, alla convivente ed era stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Enna e dai militari dell’Arma della stazione di Villarosa. La donna è ancora ricoverata all’ospedale Cannizzaro di Catania con prognosi riservata. Lei era stata trasportata nell’ospedale Catanese con l’elisoccorso. L’arresto di Gaetano Giannotto sessantaquattrenne, poiché responsabile del tentato omicidio della convivente, Lenuta Elisabeta Zamacau, quarantenne, di origini rumene. I militari sono intervenuti a seguito di segnalazione pervenuta sul 112, in un appezzamento di terreno di proprietà dell’uomo. Al loro arrivo, i carabinieri tsi sono trovati di fronte a una scena sconcertante: l’uomo in evidente stato confusionale, con i vestiti intrisi di sangue, adagiato nei pressi della propria autovettura, parcheggiata all’ingresso del terreno e anche questa con evidenti macchie di sangue su tutta la carrozzeria; la donna riversa per terra, priva di sensi ma ancora in vita. Scongiurata la possibilità che Giannotto potesse ancora minacciare la vita dei presenti, lo stesso veniva immobilizzato e perquisito. Contestualmente, i militari, dopo aver allertato il 118, rastrellavano il terreno alla ricerca dell’arma, una Smith &Wesson, calibro 38, illegalmente detenuta,rinvenuta nella fitta vegetazione circostante, a pochi metri di distanza dal luogo in cui l’uomo aveva sparato. “Sempre nei dintorni, i militari hanno scorto – si legge in un comunicato stampa della Compagnia Carabinieri di Enna – una buca di notevoli dimensioni, scavata poco distante, che parrebbe essere destinata all’inumazione del corpo della donna, qualora Gaetano Giannotto fosse riuscito a portare a compimento il suo intento omicida”. In seguito ad ulteriori approfondimenti, sarebbe emerso che l’uomo aveva deciso di porre fine alla vita della sua convivente a seguito della decisione di quest’ultima, evidentemente non condivisa, di tornare in Romania con la figlioletta di appena quattro anni. Ieri mattina, quindi, dopo aver accompagnato la bambina a scuola, Giannotto si sarebbe recato, insieme alla donna, a bordo della propria autovettura,nella campagna di sua proprietà, portando con sé la pistola, “per finalizzare il suo piano omicida, fortunatamente non andato secondo quanto programmato”. Ulteriori perquisizioni, estese all’abitazione della coppia,hanno consentito di rinvenire altri proiettili dello stesso calibro, anche questi non denunciati. Gaetano Giannotto veniva quindi dichiarato in stato di arresto e tradotto presso la casa circondariale “Luigi Bodenza” di Enna, a disposizione del magistrato di turno. Le condizioni di salute della donna, elitrasportata all’ospedale “Cannizzaro” di Catania, sono ancora coperte dalla riservatezza della prognosi. GAETANO MILINO
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