Omicidio Bonanno, nuove tracce dagli errori dei sicari

Omicidio Bonanno, nuove tracce dagli errori dei sicari

- in Cronaca Barrafranca





BARRAFRANCA, Prosegnono nel massimo riserbo le indagini sull’agguato costato la vita a Giuseppe Antonio Bonanno, l’avvocato barrese raggiunto da tre colpi di pistola lo scorso 28 settembre e spirato due giorni dopo per le gravi lesioni provocate da 3 proiettili calibro 9. Ci sono una serie di elementi sui quali gli inquirenti stanno incentrando la loro attenzione e che potrebbero permettere di individuare i responsabili: Si attenderebbero i primi risultati dei rilievi scientifici effettuati sull’auto utilizzata dai sicari, anche se al momento gli inquirenti non hanno reso noto se siano riusciti a stabilire se ad entrare in azione possa essere stata una sola persona, Il primo ottobre, infatti sulla Strada provinciale 78 è stata rinvenuta l’auto che sarebbe stata utilizzata per l’agguato. Una Fiat Punto di colore azzurro che solo parzialmente è bruciata. Sembra che chi ha appiccato le fiamme non abbia esperienza di incendi dolosi perché avrebbe lasciato chiusi i finestrini e le portiere. Questo ha determinato che l’incendio, una volta esaurito l’ossigeno all’interno dell’abitacolo, si è rapidamente estinto. Sull’auto, quindi, e soprattutto al suo interno potrebbero essere rinvenuti reperti e tracce utili a risalire a chi ha usato la vettura e poi l’ha abbandonata, Gli inquirenti stanno anche cercando di stabilire se i sicari una volta abbandonata l’auto, tra l’altro lasciata su una strada provinciale e non in una zona poco frequentata come solitamente avviene per le auto usate negli agguati, possano essersi allontanati a piedi, raggiungendo quindi una zona non lontana daI punto del ritrovamento o se era stata già preparata un’auto per la fuga. Altro aspetto all’attenzione degli investigatori, che confermerebbe che ad agire non sia stato un killer esperto, è la traiettoria dei colpi, sparati dall’auto mentre il legale stava aprendo il cancello della villetta nelle campagne di Pietraperzia, che hanno raggiunto la vittima alla schiena, quando un killer avrebbe sparato alla testa o all’altezza di cuore e polmoni. Saranno i risultati dei rilievi scientifici a confermare se ci sono indizi utili, come impronte o tracce biologiche, a dare un nome agli assassini di Bonanno che dopo l’agguato, malgrado la gravità delle ferite, sarebbe rimasto cosciente e che quindi potrebbe avere fornito ai carabinieri che svolgono le indagini, indizi importati sul suo assassino o su un possibile movente,

GIULIA MARTORANA (La Sicilia)




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