La strada in pietra calcarea biancastra ricade tra la SP 10, la masseria Arcieri e il Vallone della Carusa. Difficile avanzare una datazione: si può ipotizzare che sia un tratto dell’Itinerarium Antonini che, in epoca tardoimperiale, collegava Catania ad Agrigento. Un altro tratto è stato rinvenuto a Barrafranca in contrada Galati, nei pressi della miniera di zolfo, verosimilmente sfruttata in epoca romana. Il basolato probabilmente congiungeva le stationes di Sophiana, in territorio di Mazzarino, e Petiliana, all’incirca corrispondente con Delia. Fonte della notizia è un articolo pubblicato da Filippo Salvaggio, appassionato di storia locale, nel suo blog dove auspica nuovi e qualificati studi in merito. GAETANO MILINO
PIETRAPERZIA. Conclusa la due giorni “I Cammini delle Città del Santissimo Crocifisso verso il Giubileo 2025”.
La seconda giornata cominciata alle 17,30 di Sabato