Barrafranca. L’atto di affidamento al SS Crocifisso sui quotidiani nazionali, per il sindaco Accardi polemiche ingiustificate dal momento storico per la città

Barrafranca. L’atto di affidamento al SS Crocifisso sui quotidiani nazionali, per il sindaco Accardi polemiche ingiustificate dal momento storico per la città

- in Barrafranca

Barrafranca. La notizia dell’atto formale di affidamento della cittadina barrese nelle sue molteplici attività lavorative, associative, famiglie, anziani, al SS Gesù Corcifisso nel giorno del Venerdì Santo da parte del sindaco Fabio Accardi ha avuto una eco a livello nazionale, pubblicata su la Repubblica Palermo, Il fatto quotidiano e naturalmente i quotidiani regionali. Per i barresi, ovunque si trovino nel mondo, il Venerdì Santo è un giorno particolarissimo, pieno di emozioni indescrivibili, durante l’anno non c’è nessun altro giorno con cui lo si possa confrontare. Ma il Venerdì Santo è il pomeriggio che tra  i barresi pervade un misto di forti emozioni, di religiosità e ansia per l’attesa della processione serale dell’icona del SS Crocifisso portato a spalla accompagnato da canti e musiche che toccano il cuore anche a chi assiste per la prima volta all’evento. Lo ha descritto così una nostra collega che si è trovata a Barrafranca proprio nei giorni della Settimana Santa. Di parere profondamente diverso, invece, una giornalista di Focus che pubblicò un servizio che naturalmente fu contestato, che definiva “Ut runu” come un simbolo fallico che i giovani portavano in giro come simbolo di fertilità ecc…ecc… Sul significato  antropologico della festa possiamo rimandare il lettore all’articolo di Rita Bevilacqua che ha anche pubblicato un libro ed. Bonfirraro editore. Fatta questa premessa, andiamo al Venerdì Santo 2020 durante la pandemia del Covid-19 che ha costretto ad assistere agli eventi della Settimana Santa attraverso gli smartphone e con le chiese vuote, una giornata surreale indescrivibile.

Abbiamo chiesto al sindaco Fabio Accardi come è nata l’idea di affidare la città al SS Crocifisso.
“Devo fare una premessa che ritengo doverosa, chi non è barrese non potrà mai capire cosa significa il Venerdì Santo e non può neanche capire cosa vuol dire non poter partecipare, non essere presente fisicamente, il barrese viene anche dall’estero per partecipare ai riti delle settimana Santa. Quel venerdì nessuno poteva partecipare alla funzione che si è svolta nel pomeriggio, a quell’ora la chiesa sarebbe stata piena di fedeli e invece era desolatamente vuota. Ho pensato ai cittadini presenti seppure virtualmente nelle loro case ad assistere insieme a me ed a pregare insieme a me. In quel momento forte della mia carica istituzionale, rappresentavo tutta la città”
Non tutti i cittadini sono convinti che andava fatto un atto formale richiamando il principio della laicità dello stato, delle pubbliche istituzioni
“L’atto di affidamento è stato scritto a nome dei cittadini che come avrà letto sono tutti rappresentati e poi è da contestualizzare nel momento storico, ecco possiamo dire che è stato un momento storico e quindi andava ricordato dovutamente L’Italia è uno Stato laico e laiche sono le Istituzioni ma ciò non di meno è il Paese della cultura e tradizione Cristiana infatti basta fare una ricerca su internet per trovare altri sindaci che hanno fatto la stessa cosa e nessuno ha avuto da ridire, ricordo che un atto in quanto tale può essere impugnato, ma questo non presenta nessuna caratteristica di illegittimità e lo rifarei, lo rifarei perché mi sono immedesimato in ognuno dei miei concittadini e quanto sono stato lasciato solo davanti all’icona del SS Crocifisso la commozione è stata fortissima”
Un giornalista di un importante quotidiano, che ha anche sbagliato il suo cognome lo ha accostato al leader della Lega Salvini che affidava la nazione alla Madonna
“Naturalmente respingo un simile accostamento che ritengo sia improprio e fuori luogo, è di questi giorni la pubblicazione di una lettera scritta dall’On Alessandro Pagano vice capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati indirizzata al direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio e pubblicata sulla sua pagina che rappresenta e secondo me chiude questa inutile e sterile polemica”

Leggiamo cosa scrive l’On. Alessandro Pagano

Egregio Direttore, 

affidare al Crocifisso, alla Madonna o al Santo Patrono i concittadini di una comunità, bambini, giovani, anziani, ammalati e quanti hanno perduto il posto di lavoro come hanno fatto nei giorni scorsi oltre un centinaio di sindaci in tutta Italia, compreso il primo cittadino di Barrafranca in provincia di Enna, non vuol dire rifiutare l’importanza della scienza e del progresso come avete in maniera distorta e, permettetemi, faziosa, scritto sul Vostro quotidiano. Al contrario, si tratta di gesti che interpretano il sentire più profondo del nostro popolo. Gesti autenticamente laici e veri, e non “atto animista e spiritualista di un politico che, è bene dirlo, sembra recepire la suggestione ultra terrena del leader della Lega” come lo ha superficialmente ed erroneamente definito “Il fatto quotidiano” del 19 aprile scorso”. Mi auguro, invece, che il gesto del Sindaco Fabio Accardi, che tra le altre cose appartiene ad un’area politica completamente diversa da quella della Lega di Matteo Salvini e quindi dalla mia e di altri sindaci che hanno fatto lo stesso, abbia un seguito. Perché la nostra esistenza, che piaccia o no, non è fatta di sola scienza e progresso, ancor meno di positivismo scientista e di progressismo ideologico ormai sempre più sfiduciati. Quindi chiediamo rispetto, anche nella legittima diversità di idee, per il credo di tantissimi italiani, chiediamo che non venga deriso, non si faccia ironia sulla nostra civiltà migliore e la nostra identità più profonda, sulla umanità della nostra fede, la sua ragionevolezza, cioè la profonda corrispondenza tra il fatto cristiano e l’attesa dell’uomo”

Quidni Lei condivide il contenuto di questa lettera?
“Lo condivido anche se apparteniamo ad area completamente diversa, come dice l’Onorevole,  e aggiungo che l’atto non si sostituisce all’operato degli uffici locali che in questo momento sono impegnati a combattere con tutte le forze questa terribile pandemia e da questo punto di vista Barrafranca sta reagendo molto bene, i barresi hanno capito che bisogna seguire alla lettera tutte le regole anche se portano notevoli difficoltà ma per il momento è così, e solo così ce la faremo”

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