Da undici mesi senza stipendio minacciano di lanciarsi nel vuoto dalle finestre degli uffici

Da undici mesi senza stipendio minacciano di lanciarsi nel vuoto dalle finestre degli uffici

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Ancora attimi di tensione negli uffici dell’Ato “EnnaEuno” dove ieri altri due dipendenti hanno a lungo minacciato di buttarsi dal balcone. Ed ancora una volta è una protesta figlia dell’esasperazione, del dramma di padri di famiglia che a cui è stata tolta la dignità di uno stipendio da portare a casa per garantire un pezzo di pane o il pagamento dell’affitto che alcuni non possono più permettersi tanto da subire lo sfratto esecutivo.
Tutto questo perchè le spettanze arretrate sono ormai arrivate ad undici mesi e di prospettive positive non ce ne sono.
«Il problema di fondo resta il non voler affrontare il problema nel suo complesso» dicono alcuni colleghi dei due lavoratori che hanno minacciato di buttarsi giù nel vuoto e che hanno preferito mantenere l’anonimato per tutelare le famiglie che già vivono un periodo difficile non sono economico ma anche emotivo.
«Vogliono mettere la testa sotto la sabbia» proseguono i lavoratori che a sostegno di ciò parlano «della discarica che per poche migliaia di euro continua a restare chiusa preferendo conferire nel Catanese con costi superiori, ma pensiamo anche all’impianto di compostaggio di Dittaino dove basterebbe poco per riavvialo, circa 250 mila euro, ma qui i problemi vengono affrontati alla giornata».
Problemi che, aggiungono, «possiamo raccontarci solo tra di noi visto che siamo abbandonati».
L’appello è rivolto soprattutto alla Srr affinchè proceda presto al passaggio del personale dall’Ato:
«Darebbe una svolta ed invece si contina a intestarsi singole battaglie, è una situazione che non può più durare un’altra giornata perchè non ci sono prospettive del domani e l’esasperazione è alla fine».
Per cercare di far desistere i due lavoratori dal loro intento estremo è intervenuta la polizia ma i
due non hanno voluto sentir ragioni di interrompere la loro protesta e, sono le uniche cose che dichiarano, «continueremo fino a quando non ci saranno delle certezze, troppe volte siamo stati presi in giro». Nel pomeriggio i lavoratori sono stati avvertiti dal presidente della Srr, Armando Glorioso, che nella riunione di lunedì con i sindacati si procederà al passaggio del personale alla Srr.
«Gradiremmo però che il problema si affronti nella sua interessa, compresa la situazione dei lavoratori in “comando” nei comuni» concludono i lavoratori.
WILLIAM SAVOCA la sicilia

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