La devozione dei ragazzi nei confronti del SS. Crocifisso- ottava del Venerdì Santo

La devozione dei ragazzi nei confronti del SS. Crocifisso- ottava del Venerdì Santo

"Trunu di carusi" che sostano in Piazza Regina Margherita

Nel pomeriggio di venerdì 21 aprile 2017 le strade di Barrafranca (EN) si sono animate con la processione di ben quattro “Trunu di carusi”, così chiamati dai barresi. Si tratta di una copia,  realizzata in misure ridotte, della macchina processionale che il popolo barrese chiama TRUNU, con cui è portato in processione il SS. Crocifisso nel giorno del Venerdì Santo. Il venerdì successivo al Venerdì Santo, a Barrafranca ricorre “l’Ottava del SS. Crocifisso”, giorno in cui i fedeli possono andare a rendere omaggio, presso la chiesa Madre, al SS Crocifisso. Peculiarità di questa giornata è “il bacio” a Gesù Crocifisso: i fedeli hanno l’opportunità di entrare in contatto diretto con il Santissimo, di sfiorarlo con le dita e di ricevere il “cotone benedetto”. Come nel giorno del Venerdì Santo sono i loro padri a rendere omaggio al SS Crocifisso, portandolo in processione, cosi il Venerdì d’OTTAVA sono i ragazzi i protagonisti.

Sono partiti  da quattro diversi quartieri del paese: quartiere “Puntaterra- Poggio” quello realizzato nell’abitazione di Daniele Cumia, baby sindaco di Barrafranca, aiutato da alcuni amici; quartiere “Villaggio” realizzato nell’abitazione di Mauro Munda,aiutato da alcuni compagni di scuola; quartiere “Madonna” realizzato nell’abitazione di Stellino, aiutato dai ragazzi del quartiere  e quartiere “Grazia”, realizzato dai ragazzi del quartiere. Hanno percorso alcune vie principali, per poi ritrovarsi tutti e quattro in Piazza Regina Margherita, tra lo stupore della gente e di molti curiosi che si sono avvicinati per ammirare il lavoro di quei ragazzi, devoti al SS. Crocifisso. Hanno lavorato tanto, pomeriggi interi, molti di loro sono stati aiutati dai familiari e da alcuni amici più grandi, realizzando il loro TRUNU con materiali poveri e di riciclo. Hanno usato travi, assi di legno, meccanismi per alzare l’asta e inserire la spera, Crocifissi e le scocche benedette, quelle utilizzate negli anni passati per la festa del Venerdì Santo. Sono state le loro spalle, piccole ma forti, a portare “U Trunu” per le vie del paese. Tutti hanno cantato il canto funebre “Misericordia” composto dal M° Salvatore Rizzo, hanno suonato le scattiole e alcuni di loro hanno eseguito passi dei lamenti, sotto la guida del giovane Simone Bonelli. Dopo una sosta in Piazza, a turno sono scesi davanti al sagrato della chiesa Madre dove li attendeva il parroco don Giacomo Zangara che, emozionato, ha impartito la benedizione. Al termine, al grido di “iammisilicordia”, sono tornati nelle loro case, contenti e soddisfatti. Questa “Ottava di Venerdì Santo” 2017 sarà ricordata come il venerdì dei tanti “TRUNU di carusi”. Non si era mai visto a Barrafranca nello stesso posto più di un TRUNU. In genere ogni gruppo faceva girare il proprio nel quartiere. Adesso tutti e quattro hanno percorso lo stesso tragitto, tutti alla volta della chiesa Madre. Questo dimostra come le nuove generazioni sono legate alle tradizioni dei loro padri, animati dalla voglia di rendere, a loro modo, omaggio al SS. Crocifisso.

Il pomeriggio di sabato 22 aprile sarà portato in processione un quinto “Trunu dei carusi” del quartiere Poggio.

Rita Bevilacqua

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