Intervista a Vittorio Avveduto, referente regionale di Libera su manifestazione “Vedo, sento, parlo, ricordo, perché l’omertà uccide”

Intervista a Vittorio Avveduto, referente regionale di Libera su manifestazione “Vedo, sento, parlo, ricordo, perché l’omertà uccide”

- in Barrafranca

In questi giorni a Barrafranca diversi incontri ed iniziative in preparazione alla giornata in memoria del piccolo Francesco Ferreri organizzati da “Libera Sicilia” con il referente regionale per il territorio di Enna e Caltanissetta, Vittorio Avveduto. Tutto questo in occasione dell’ undicesimo del piccolo Francesco Ferreri che fu barbaramente trucidato a colpi di chiave inglese e poi gettato in una scarpata a pochi chilometri dal centro abitato la sera del dicembre 2005. Il ragazzino era uscito di casa per andare a vedere le tradizionali novene. Il caso, dopo un primo grado di giudizio che mise alla luce un giro di pedofilia e trovò dei colpevoli, si è concluso, in secondo grado, con l’assoluzione degli indagati. Pertanto, ad oggi non si conoscono ne il movente dell’efferato assassinio ne i colpevoli. Per questo, La Diocesi di Piazza Armerina, il Comune di Barrafranca, l’associazione libera e tante altre associazioni locali stanno promuovendo un percorso di sensibilizzazione dal titolo “vedo, sento, parlo, ricordo…”. Al centro il tema dell’omertà, figlia di una cultura mafiosa ben radicata, capace di generare solo paura ed indifferenza. Sabato 17 dicembre per l’11° anniversario dell’uccisione di Francesco, a Barrafranca con la presenza anche don Luigi Ciotti, presidente di Libera, si terrà un incontro con la cittadinanza ed a seguire una fiaccolata. Tema della manifestazione “Vedo Sento Parlo, Ricordo, Perché l’omertà uccide”. Occorre uno scossone forte che arrivi a scardinare il muro di silenzio di chi sa e non vuole parlare, che infonda coraggio in chi ancora è schiavo della paura di dire la verità.

 

 

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