Concluso a Calascibetta il progetto di riqualificazione urbana “WOL per XibetArt”: Quattro visioni, tre artisti, un unico leit motiv:  l’Ambiente.

Concluso a Calascibetta il progetto di riqualificazione urbana “WOL per XibetArt”: Quattro visioni, tre artisti, un unico leit motiv:  l’Ambiente.

- in Calascibetta

L’area di via Maddalena II a Calascibetta (Enna), riparte  dalla Street Art per diventare punto di aggregazione della comunità nel segno dell’ambiente e del suo valore inestimabile. Il profondo cambiamento dell’area fino a poco tempo fa trascurata e che oggi, invece, esplode di colori e di significati essenziali, si è realizzato grazie al progetto “XibetART”, articolato in due step, finanziato dal Comune di Calascibetta e promosso dall’Associazione 360StartUP di cui è presidente Stefano Iannello, con il coordinamento artistico di Mariasanta Buscemi. Protagonisti del secondo step appena concluso gli street artists siciliani Antonio Barbagallo (detto ANC) e Ligama che hanno mutato radicalmente l’aspetto dei due prospetti della Scuola Media plesso “G. Verga” dell’Istituto Comprensivo Santa Chiara di Enna. Sul prospetto di destra Antonio ANC ha realizzato una volpe, mentre Ligama sul prospetto di sinistra ha realizzato una donna che tiene in mano una campana di vetro: “A destra – spiega la coordinatrice artistica Mariasanta Buscemi- l’opera di Anc è l’espressione perfetta della sinergia tra piante e animali, un’esplosione cromatica e naturale, un grande monito di come l’uomo deve prendersi cura di tutto ciò. La volpe, come animale guida, significa infatti allontanarsi dall’immobilismo ed abbracciare l’idea di agire velocemente, consci dell’importanza di non perdere tempo, dal momento che, in molti casi, non vi è molto tempo per fare la scelta giusta. A sinistra nell’opera di Ligama una donna tiene in mano una campana di vetro. Quello che c’è dentro rappresenta la natura, la vita, il respiro e il profumo di un fiore. Sta aprendo la campana per liberare la natura o la sta chiudendo per proteggerla? Il senso è soggettivo e il messaggio è ambivalente: liberare la madre natura e, allo stesso tempo, proteggerla. Quindi gli uomini, con le loro azioni, devono essere complici dell’ambiente e non nemici.” I cambiamenti per l’area di via Maddalena non sono ancora finiti. Su direzione dell’architetto Nicolò Mazza il percorso di rigenerazione urbana iniziato con la Street Art, migliorerà non solo l’aspetto dell’area di via Maddalena, ma anche la funzionalità e la sicurezza del luogo dall’illuminazione alle aiuole, dai marciapiedi al manto stradale, senza dimenticare di predisporre servizi per il tempo libero dei giovani, come il campo da calcetto e l’area giochi per i più piccoli. Nel primo step avviato e concluso nello scorso mese di dicembre, con protagonisti i due  street artist siciliani, il catanese Antonio Barbagallo (detto ANC) e Demetrio Di Grado di Caltagirone hanno rivoluzionato l’aspetto del muro orizzontale antistante la piazzetta di Via Maddalena II  nella zona della scuola media. Demetrio Di Grado ha realizzato con i suoi collage vintage, delle donne, valorizzandone il ruolo sociale,  ed un anziano e una bambina. Nello sguardo di ognuno di loro si può leggere il messaggio di come il cambiamento debba partire prima di tutto dall’individuo.Antonio ANC, sul muro di destra ha “dato vita” ad una bambina, simbolo del futuro e delle nuove generazioni, che con una mano sfiora un albero cui trasmette la sua energia.Un museo a cielo aperto che invita la comunità a riflettere e a voler prendersi cura del proprio ambiente. TIZIANA TAVELLA

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