PIETRAPERZIA. Giornata della Legalità 2019. I ragazzi del comprensivo “Vincenzo Guarnaccia” in visita alla caserma carabinieri cittadina.

PIETRAPERZIA. Giornata della Legalità 2019. I ragazzi del comprensivo “Vincenzo Guarnaccia” in visita alla caserma carabinieri cittadina.

- in Pietraperzia

 PIETRAPERZIA.  A partecipare all’incontro sono stati alunni della secondaria di primo grado del “Guarnaccia”. Ad accompagnarli, i professori Elisa Gentile, Salvatore Mastrosimone,Laura Monaco Rosalinda Nicolosi ed Erminia Viola. A fare gli onori di casa,  il Maggiore Vincenzo Bulla (comandante la Compagnia Carabinieri di Piazza Armerina), il maresciallo maggiore Giuseppe Geraci (comandante la stazione cittadina dell’Arma), il suo vice, maresciallo ordinario Federico Rescio, e i militari della stazione carabinieri cittadina di viale Don Bosco. Presenti alla “Giornata della Legalità” anche il sindaco Antonio Bevilacqua in fascia tricolore e gli assessori Chiara Stuppia e Michele Laplaca. La prima attività è  stata l’alzabandiera, al suono dell’inno di Mameli, con il tricolore custodito nella scrigno della caserma carabinieri di Pietraperzia. Tutti i militari dell’Arma presenti, al suono dell’inno nazionale italiano, si sono messi sull’attenti ed hanno fatto il saluto militare. A fare l’alzabandiera, è andato Dante, il più piccolo degli alunni presenti, ed un militare della stessa stazione carabinieri. Subito dopo, il maresciallo Giuseppe Geraci  ha “presentato” la caserma carabinieri di Pietraperzia intitolata, dal 4 ottobre 2008, al carabiniere pietrino Gaspare Farulla, ucciso da un bandito a Monopoli durante un conflitto a fuoco il 4 luglio 1963. Si è passati quindi alla visita dei locali della caserma e  alla spiegazione di tutte le “attrezzature” in dotazione all’Arma dei carabinieri tra cui lo scudo, il manganello, la reflex che viene periodicamente aggiornata ed altri “strumenti di lavoro” dei  militari dell’Arma. Notevole interesse manifestato da alunni e docenti per tutto quanto vedevano. Tra le dotazioni mostrate loro anche le auto di servizio con i lampeggianti in funzione e al suono delle sirene. Il Maggiore Vincenzo Bulla ha spiegato il significato della “Giornata della Legalità” ed ha dichiarato: “Sono particolarmente contento di questo incontro che abbiamo avuto con i ragazzi dell’istituto “Guarnaccia” di Pietraperzia. Il mese scorso siamo andati noi a parlare di legalità nella loro scuola e ci hanno voluto ricambiare il favore venendo a vedere e a toccare con mano come lavorano i carabinieri, soprattutto il luogo dove lavorano i militari dell’Arma. Hanno visitato i nostri uffici e visto le macchine ed è stato un bel momento quello  dell’alzabandiera  all’inizio del nostro incontro per fare vedere il lavoro dell’Arma ai ragazzi”. “È una cosa molto importante – ha continuato il Maggiore Bulla – che rientra nel progetto Legalità voluto dal Ministero dell’Istruzione e dal Comando Generale dell’Arma dei carabinieri. Ogni anno andiamo nelle varie scuole di competenza per parlare di Legalità”. “I carabinieri, prima di essere tutori dell’ordine, sono anche amici dei giovani. Per noi è importante – ha concluso il Maggiore Vincenzo Bulla – anche un sorriso, una stretta di mano e, quando siamo di pattuglia, che ci incontrino e ci fermino i giovani”.  Il maresciallo Giuseppe Geraci ha detto: “Prima di iniziare la nostra visita in caserma, vi volevo dire che, in un ambiente militare, prima che si dia inizio a qualsiasi attività della giornata,  bisogna fare un atto doveroso e di rispetto verso le nostre istituzioni e  verso la nostra Patria rappresentata dall’alzabandiera. Noi esporremo la bandiera fuori, davanti alla caserma e vorrei che a fare l’alzabandiera – anche se l’ora è un po’ tarda, considerato che l’alzabandiera si fa nelle prime ore del mattino – venisse uno di voi, il più giovane, a fare l’alzabandiera con un nostro carabiniere.  Il più giovane che possa essere di auspicio, di un nuovo slancio, una nuova linfa alla cultura della legalità. Questo è il motivo per cui chiedo che venga il più giovane di voi a fare l’alzabandiera”. “La caserma carabinieri – ha continuato il maresciallo Geraci – occupa questa sede dal 1989. Il 4 ottobre 2008 si è svolta la cerimonia di intitolazione al nostro carabiniere Gaspare Farulla, nato a Pietraperzia nel 1931 e quindi un nostro concittadino”. “In servizio per adoperarsi nella cattura di due pericolosi malviventi, non esitò ad affrontarli a viso aperto. I due furono catturati ma lui fu attinto da colpi di arma da fuoco e ucciso a Monopoli il 4 luglio 1963. Per questo suo agire per la salvaguardia e il rispetto del giuramento che lui aveva fatto, lo Stato gli ha conferito una delle più grandi onorificenze che un militare possa ricevere: la medaglia di argento al valor militare. L’intitolazione della nostra caserma in ricordo dell’azione eroica del carabiniere Gaspare Farulla. All’interno – ha concluso il maresciallo Geraci – troverete una lapide in suo ricordo e l’originale della medaglia di argento attaccata all’ingresso e vicino alla sua foto”. Al termine della cerimonia, consegnata, dall’Arma di Pietraperzia al comprensivo “Vincenzo Guarnaccia”, una targa ricordo con lo stemma dell’Arma dei carabinieri. Questa la frase riportata nella targa:   “In ricordo del nostro incontro giusto pretesto per la crescita della Cultura della Legalità”. Il carabiniere Gaspare Farulla è sepolto nel cimitero di Pietraperzia. Il 2 novembre di ogni anno, viene celebrata una messa davanti alla sua tomba alla presenza dei vertici del Comando Provinciale carabinieri di Enna. GAETANO MILINO

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