Barrafranca, l’omicidio dell’ex capo settore del comune

Barrafranca, l’omicidio dell’ex capo settore del comune

Si riportano i due articoli dei maggiori quotidiani dell’isola sulla notizia di cronaca avvenuta ieri dove un ex dipendente del comune, Antonio Zuccalà è stato ucciso nel casolare di campagna in contrada Friddani a pochi chilometri da Barrafranca.

LA SICILIA

BARRAFRANCA. Potrebbero essere più di uno i sicari che ieri hanno ucciso l’ex caposettore Antonio Zuccalà. Sul luogo dell’agguato, infatti, in contrada Friddani sono stati rinvenuti bossoli di varie armi, pare delle pistole di grosso calibro. Zuccalà è stato colpito al volto e all’addome. Da qui l’indagine adesso passa alla Dda nissena, per capire meglio i contorni di un omicidio per il momento inspiegabile che butta nello sconforto una comunità intera. I familiari non vedendolo arrivare erano andati alla ricerca e uno dei figli lo ha ritrovato senza vita nel loro casolare di campagna. Sono stati avvisati i carabinieri che sono andati sul luogo assieme al pm di turno in Procura a Enna.
Antonio Zuccalà 66 anni, era molto conosciuto in paese soprattutto per essere stato per molto tempo dirigente comunale ai servizi finanziari: 42 anni di servizio nell’ufficio del secondo piano sempre all’ufficio finanziario, poi era stato nominato caposettore al settore Trasparenza – legalità dall’amministrazione precedente nell’ottica della rimodulazione degli incarichi. In uno dei recenti consigli comunali il presidente del consiglio comunale, Giovanni Di Dio, tra le comunicazioni aveva ricevuto la missiva di quiescenza inviata dal ragioniere Antonio Zuccaià sui 42 anni di servizio. Aveva scelto una forma semplice per comunicarlo (così era il suo carattere) ma carica di significato. Era stato assunto a soli 22 anni e lo scorso ottobre aveva raggiunto l’età per andare in pensione.
Nel suo lavoro era puntiglioso tanto che venne invitato anche durante le sedute in Consiglio, durante la legislatura Lupo, a parlare del possibile dissesto finan
ziario del Comune. Amava il confronto anche dialettico ma sempre nel rispetto delle istituzioni. La notizia di ieri ha colpito la comunità intera e il sindaco Fabio ‘Accardi ha inviato un messaggio di cordoglio alla moglie, ai figli Livio e Yuri, avvocato e architetto, alle nuore. Intanto il corpo di Zuccalà da ieri è nella camera mortuaria del cimitero di Barrafranca ed è probabile che la Dda disponga l’autopsia. La comunità più che mai dimostra di avere paura in un paese dove in pochi anni sono successi diversi omicidi. Tra questi quello dell’avvocato Giuseppe Bonanno avvenuto a Pietraperzia e rimasto ancora irrisolto e quello di poco più di sette mesi fa, a luglio 2017, di Filippo Marchì ucciso in una strada provinciale, in campagna, lontano dal centro abitato barrese.
RENATO PINNISI

GDS

BARRAFRANCA. Una pioggia di piombo, tra cui almeno un colpo al volto da distanza ravvicinata, all’interno del suo casolare di contrada Friddani, lungo la strada provinciale che porta a Piazza Arrnerina. La vittima è un ragioniere in pensione del Comune di Barrafranca, Antonio Zuccalà, 64 anni, sposato e padre di due figli. A sparare potrebbero essere stati almeno due killer, visto che tra le anni utilizzate, anche se fino a ieri sera gli inquirenti non si sbilanciavano al riguardo, vi sarebbero almeno una piistola e un fucile. Un delitto di stampo mafloso, anche se il profilo della vittima — mai un guaio con la giustizia, incensurato e conosciuto li utti come un uomo per bene — joiiercbbe a escludere ogni possibile movente riconducibile a Cosa Nosira. Sta di fatto che oltre al pm Domenico Cattano, magistrato di turno della Procura di Enna, sul posto, è giunto per un sopralluogo anche un sostituto della Dda di Caltanissetta. La titolarità dell’inchiesta per il momento rimane alla magistratura ordinaria. Le indagini sono condotte dai carabinieri della com-pagnia di Piazza Arrnerina e del nucleo investigativo di Enna.
A trovare la vittima in una pozza di sangue è stato un figlio, che non vedendolo rincasare è andato a cercarlo e ha chiamato subito i carabinieri, attorno alle 14. Gli assassini forse gli hanno teso un agguato, bussando alla porta a sparando non appena la vittima si è presentata ad aprire. La dinamica sarà accertata dagli esperti di balistica e dai medici legali. Più complicato sarà risalire al movente e ai responsabili dell’omicidio. Un giallo intricatissimo. Sino a ieri le indagini non sembravano aver imboccato una pista ben precisa. E va detto che è un contesto difficile, Barrafranca, dove trovare un testimone è praticamente impossibile.
Zuccalà, che ha iniziato a lavorare per il Comune di Barrafranca oltre quarant’anni fa, era andato in pensione lo scorso luglio. È stato per tanti anni ragioniere capo, poi nel 2013 fu trasferito all’ufficio trasparenza dell’ente, dove ha concluso la sua attività lavorativa l’anno scorso. I carabinieri hanno avviato indagini a tutto campo, per risalire ai responsabili dell’agguato, svolgendo anche numerosi interrogatori nella caserma di via Generale Cannada. L’unica dichiarazione, in paese, è del sindaco Fabio Accardi. «Sono vicino alla famiglia — ha detto il primo cittadino -. La nostra comunità è preoccupata perché tutti gli omicidi degli ultimi dieci anni sono rimasti impuniti». Josè Trovato (‘JTR’)

 

 

You may also like

Barrafranca. Tavolata di San Giuseppe nell’Istituto Comprensivo San.Giovanni Bosco.

La scuola dell’infanzia del “Plesso Ferreri Grazia il