ENNA. È stato inaugurato da Monsignor Vincenzo Murgano alla presenza dei Confrati il Presepe allestito all’interno del Santuario Maria Santissima di Valverde insieme ad un Mercatino di Natale. Quest’anno si è voluto dare un tema specifico che lanciasse un messaggio chiaro, di riflessione e di fratellanza. Dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi, infatti, il mondo è stato segnato da grandi ed inaccettabili conflitti che hanno generato odio, divisioni e milioni di morti. Proprio per questo la Confraternita Maria Santissima di Valverde quest’anno ha pensato di realizzare un Presepe di “memoria storica” affinché esso, oltrepassando la retorica, induca alla riflessione. Si è così pensato di creare un percorso storico riproponendo quattro momenti che hanno segnato il mondo, ed in un caso anche la nostra città, con un’unica convergenza: la NATIVITÀ. Essa è vista come segno di unione tra popoli, esempio di Pace, luogo dove il sentimento fraterno nasce e non a caso viene collocata al centro delle quattro scene ergendosi ad immagine centrale dove nasce il dono Divino. Intorno alla Natività sono state dunque ricreate quattro scene. La prima, in ordine cronologico, porta indietro di 75 anni. A quel 13 Luglio 1943, in occasione della Seconda Guerra Mondiale, quando una bomba rase al suolo il Santuario di Valverde salvando solo la statua della Madonna ritrovata tra le macerie con appena qualche danno. Il secondo momento riprodotto riguarda la “Guerra Fredda” con il Muro di Berlino che per ventotto anni – dal 1961 al 1989 – non ha solo diviso in due la città, ma ha simboleggiato la divisione di uno stesso popolo che ha subìto la contrapposizione ideologica, politica e militare che iniziò a crearsi nel post Seconda Guerra Mondiale. Nella terza scena arriviamo nel nuovo Millennio, alla New York che l’11 Settembre 2001 viene tremendamente frastornata da quattro attacchi suicidi che provocheranno 2.996 morti molti dei quali sulle Torri Gemelle dove si schiantarono degli aerei. Un attacco che impressionerà il mondo e segnerà la storia fino ai giorni nostri. Il viaggio della riflessione e della memoria è proseguito in Siria dove da sette anni è in atto una guerra civile che nel corso del tempo si è radicalizzata in tutto il Paese dividendo uno stesso popolo – ma di etnie diverse – e varcando anche i confini fino a coinvolgere altre Nazioni vicine e provocando migliaia di morti tra i civili. La luce della speranza arriva invece dalla Natività realizzata al centro del Presepe per simboleggiarne la sua importanza. Lì c’è la Vita, il Dono della Pace e l’Amore che Dio ha donato ai suoi Figli, è lì che siamo invitati a guardare e a prendere come riferimento la testimonianza di Nostro Signore Gesù Cristo. Il Presepe sarà visitabile fino al 6 gennaio da Venerdì a Domenica dalle ore 18 alle 21. Nello stesso periodo resterà esposto il simulacro di Maria Santissima di Valverde. GAETANO MILINO
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