PIETRAPERZIA. Celebrati alla Madrice i funerali di don Giovanni Messina, viceparroco di “Santa Maria di Gesù”.

PIETRAPERZIA. Celebrati alla Madrice i funerali di don Giovanni Messina, viceparroco di “Santa Maria di Gesù”.

- in Barrafranca

In chiesa tanti fedeli. Il rito esequiale – in una fredda giornata autunnale – presieduto da monsignor Rosario Gisana, vescovo della Diocesi di Piazza Armerina, e concelebrato dal clero pietrino e dei vari paesi della diocesi armerina. Nel pomeriggio di venerdì 24 novembre 2023, la salma di Padre Messina è stata portata nella Chiesa Madre dove è stata allestita la camera ardente. Nella serata dello stesso giorno, sempre alla Madrice, si è tenuta la veglia funebre e di preghiera diretta sempre da monsignor Gisana. Sui muri del paese affissi gli annunci funebri di : Sindaco, Assessori e consiglieri comunali del gruppo “Ricostruiamo Pietraperzia”. Altri annunci funebri: Azione Cattolica di Pietraperzia, la “Pia Unione Primaria Santa Rita” di Pietraperzia, Associazione “Sentinelle di Corte” di Pietraperzia e le quattro confraternite cittadine – “Maria Santissima del Soccorso”, “Preziosissimo Sangue di Cristo”, “Maria Santissima del Rosario” e “Maria Santissima Addolorata”. Altri annunci funebri da: Parrocchia “Santa Maria di Gesù” di Pietraperzia, Parrocchia “San Francesco d’Assisi” e “Santa Caterina da Siena” di Borgo Cascino, Istituto “Figlie di Maria Ausiliatrice”, Istituto “Ancelle Riparatrici” e Le Orsoline. Un altro manifesto funebre quello dell’Associazione Aps “Pietraperzia 2.0”. In chiesa, per il rito funebre, oltre al vescovo, sono arrivati numerosi presbiteri della diocesi armerina. Tra i presenti, in prima fila, il sindaco Salvuccio Messina, l’assessore Salvatore Russo, il presidente del consiglio comunale Pino Micciché e la sua vice Mariella Tamburello. La celebrazione liturgica accompagnata dal coro interparrocchiale. Prima dell’inizio del rito funebre, la banda musicale cittadina “Vincenzo Ligambi”, “sistemata” all’interno della chiesa ha suonato diverse marce funebri. Il feretro di Don Giovanni Messina collocato per terra ai piedi del transetto. Sul coperchio della bara, un cuscino di rose bianche con la scritta “Il fratello Salvatore e la cognata”. Ai piedi della bara, una composizione floreale offerto dai nipoti Danilo e Ivan. All’inizio della celebrazione liturgica, il vescovo ha detto: “Padre Giovanni Messina ha attivato il Regno di Dio in mezzo a noi. Un uomo semplice e buono”. Subito dopo, don Giovanni Bongiovanni – parroco di “Santa Maria di Gesù” di Pietraperzia” – ha illustrato la figura di Padre Messina ed ha detto: “Con Don Giovanni Messina abbiamo sempre lavorato fianco a fianco. Padre Messina ed io eredi spirituali di don Antonino Marotta. Il nuovo parroco di Santa Maria di Gesù doveva essere proprio lui ma Padre Messina ha preferito che fossi io il nuovo parroco”. E ha concluso: “Padre Messina non è più fisicamente con noi ma rimane con noi nella formazione che ci ha dato”. Don Antonino Marotta è stato il primo parroco della Parrocchia “Santa Maria di Gesù” di Pietraperzia istituita Il 7.10.1951. Nel gennaio 1978 padre Marotta deliberò di ritirarsi. Come viceparroco venne nominato Don Giovanni Messina. L’insediamento canonico del nuovo parroco di “Santa Maria di Gesù”, Don Giovanni Bongiovanni, l’8 dicembre 1978. Il vescovo Monsignor Rosario Gisana ha fatto un ritratto di Padre Messina. “Stiamo consegnando nelle mani del Signore questo nostro fratello. Padre Giovanni Messina non ha mai agognato, desiderato, bramato posti di rilievo”. “una umanità bella, aperta severa. Sta proprio in questa semplicità avere accolto tutto quello che il Signore attraverso i superiori, gli proponeva. Questa sua capacità di sapere mediare la parola del Signore in una maniera semplice, comprensibile, dotta nel senso di chi sa dire le cose di Dio in modo semplice, in modo che le persone che ascoltano possano ricevere e trarne beneficio”. Monsignor Rosario Gisana ha continuato ad esporre vita ed opere di Don Giovanni Messina e ha detto ancora: “Possiamo definire Padre Giovanni Messina un uomo piccolo perché ha saputo, nella sua intimità, intrattenere un rapporto con il Signore così vivo il desiderio di incontrarLo”. Il presule ha poi citato le parole che padre Messina pronunciò quando Monsignor Gisana lo andò a trovare nei giorni passati: “Io ora faccio pranzo, mi corico e non mi sveglio più. Lui ha intuito che il Signore lo stesse chiamando. E questo è veramente straordinario”. Monsignor Rosario Gisana ha concluso: “L’elevazione della nostra preghiera possa dare refrigerio a lui e porti in quella eternità beata che ci porta a mirare il Tuo Volto”. Al termine della liturgia esequiale, Don Osvaldo Brugnone ha ricordato come Padre Messina sia stato cappellano per tanti anni nell’Istituto delle “Ancelle Riparatrici del Sacro Cuore di Gesù”. Ha quindi dato lettura del telegramma che ha inviato la Superiora Generale suor Maria Chiara Adamo. Subito dopo, la direttrice dell’Istituto “Figlie di Maria Ausiliatrice” di Pietraperzia ha tracciato un ricordo di Padre Messina ed ha ricordato, tra l’altro, il fatto che lui ogni giorno alle ore 7,30 si recasse nella chiesa dello stesso istituto di suore per la celebrazione della messa. Dopo la benedizione di rito della salma, il feretro è stato portato a spalla dai presbiteri dall’interno della chiesa fino all’uscita mentre la stessa banda musicale cittadina “Maestro Vincenzo Ligambi” suonava “Madre io vorrei” di Pierangelo Sequeri. Subito dopo, il corteo funebre è partito alla volta del cimitero. GAETANO MILINO

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