È stato rinviato al 13 dicembre 2022, il processo a carico della comandante della Polizia Municipale, Maria Costa e del rappresentante legale della Street Solution, Giuseppe Fiore di Catania. Il rinvio perché il difensore di uno degli imputati è impegnato in un altro processo a Catania. Giuseppe Fiore avrebbe attestato che l’accertamento delle infrazioni avveniva presso il comando del vigili urbani di Barrafranca mentre, come è stato accertato questa operazione avveniva altrove. Da parte sua, Maria Costa, in qualità di pubblico ufficiale, nello svolgimento delle funzioni di Comandante, avrebbe commesso un abuso nell’affidare direttamente il servizio alla ditta di Giuseppe Fiore ( le rispettive determine sono del 9 febbraio 2016, del 21 marzo 2017 e del 13 aprile 2018), nonché affidare il conseguente controllo delle banche dati della Motorizzazione Civile e ANIA con relativo uso delle password che costituisce altra ipotesi di reato contestata anche a Giuseppe Fiore. Per un certo periodo – sul rettilineo di contrada Sitica – venne attivato il sistema di rilevamento Autovelox e furono elevate numerose multe per eccesso di velocità causando non pochi disagi agli ignari automobilisti di passaggio. Per tutte queste motivazioni la Procura di Enna, aveva chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio di Maria Costa e Giuseppe Fiore. I due dovevano essere processati a partire dallo scorso martedì 21 giugno, dinanzi al Tribunale collegiale di Enna. Il rinvio a giudizio disposto dal Gup – Giudice delle Udienze Preliminari – Mario Giuseppe Tripi. La comandante Maria Costa è difesa dall’avvocato Filippo Vicari, Giuseppe Fiore dall’avvocato Luca Mirone. In sede di udienza preliminare si sono già costituite diverse parti civili, ammesse dal Tribunale. Tra i legali di parte civile, gli avvocati Giuseppe Lo Monaco e Irene Stella Faraci. Riportiamo la dichiarazione dell’avv. Giuseppe Lo Monaco rilasciata a Josè Trovato su Live Sicilia “L’indagine è stata avviata grazie ad un esposto-denuncia presentato da tre agenti della Polizia Municipale, che coraggiosamente hanno descritto il sistema di rilevamento delle multe a mezzo di autovelox adoperato dal Comune di Barrafranca, che era in contrasto con ogni forma di legge, tanto che alcuni fatti denunciati sono stati accertati in flagranza di reato da parte della Polizia Giudiziaria durante le indagini”. “Il nostro auspicio – conclude l’avvocato Lo Monaco – è che venga fatta piena luce su questo episodio che ha visto vittime numerosi automobilisti che si spostano per lavoro e percorrono strade tenute in condizioni vergognose , cittadini già in sofferenza per le condizioni in cui versa il Comune di Barrafranca al suo secondo dissesto finanziario e che vede un livello di tassazione storicamente il più elevato di sempre”.
GDF ROAN PALERMO. Sequestrate oltre sette tonnellate di prodotto ittico.
L’operazione congiunta con la Guardia Costiera a tutela