Barrafranca. CENNI STORICI DELLA CHIESA SAN BENEDETTO

Barrafranca. CENNI STORICI DELLA CHIESA SAN BENEDETTO

- in Barrafranca



Foto 1. Prospetto della Chiesa San Benedetto da piazza F.lli Messina (a sinistra la biblioteca comunale, a destra il collegio del sacro cuore, ad angolo i “putieddi”)

La chiesa di San Benedetto è una delle chiese più belle e particolari di Barrafranca e rappresenta un vero gioiello dell’arte tardo-barocca siciliana. La chiesa faceva parte di un complesso abbaziale fondato dai monaci nel VI sec. D.C. e successivamente è stato utilizzato come convento di suore. La costruzione della chiesa risale al periodo 1733-1737 e rientra nella tipologia di chiesa settecentesca siciliana annessa ai conventi ed aperta ai fedeli. Lo schema planimetrico della chiesa è costituito da un impianto longitudinale a navata unica tripartita sormontata da strutture voltate impostate su archi in pietra e da altari laterali ricavati nello spessore delle murature.

La prima campata ospita il “nartece” a due ordini posto all’interno dell’ingresso della chiesa; esso è composto dai muri perimetrali, da due paraste con arcone e sovrastante cantoria con copertura a volta tipo a crociera. La seconda campata ospita due altari ai lati della navata uno di fronte all’altro e su essa insiste una cupola.

La terza campata comprende un abbozzo di “transetto” da cui le monache benedettine accedevano alla sagrestia che immetteva nei corridoi del convento e su essa insiste una volta del tipo a crociera.

La quarta campata comprende il ”presbiterio” che ospita l’altare principale sostenuto ai lati da due grandi “colonne a torciglioni” e che rappresenta un superbo esempio di arte tardo-barocca, adornato ai lati da due “matronei” (oggi quello a sinistra dell’altare è crollato) e un transetto a destra con copertura a volta del tipo a padiglione. La copertura originaria era costituita da una volta a crociera anch’essa crollata. L’interno della chiesa è ornato da stucchi e affreschi che coprono l’intera chiesa, i pennacchi che sostengono la cupola sono decorati con quattro “medaglioni” rappresentanti i quattro evangelisti.

Il prospetto esterno della Chiesa riflette la pianta interna composta da un asse longitudinale ritmata da paraste laterali e da tre ordini in elevazione: l’aula a primo livello, le cantorie al secondo ed infine i locali campanari con il sottotetto al terzo.

La facciata esterna è realizzata in pietra locale arenaria a tre ordini con una marginale sottolineatura verticale di due paraste (cantonali).L’accesso è costituito da un portone in legno incorniciato da un portale in pietra. Il timpano presenta tre bucature centrali dove sono collocate le campane.

Foto 3. Reliquiario ligneo fa da sfondo al grande Crocifisso scolpito in legno posto nell’altare laterale della seconda campata

2. STATO DI FATTO DELLA CHIESA PRIMA DELL’INTERVENTO. (rif.to relazione generale di progetto)

La chiesa è stata chiusa al culto verso la fine degli anni ’70 e all’inizio degli anni ‘90 fu completamente abbandonata senza avere ricevuto nessun intervento di manutenzione. Questa incuria ha provocato il crollo della volta del presbiterio dov’è ubicato l’altare maggiore, il crollo della copertura lignea e il crollo del matroneo di destra. Per proteggere la chiesa dalla intemperie, nel 1994, è stato realizzato un soffitto inclinato in legno nel vano campanario ed una copertura provvisoria costituita da lastre di lamiera grecata sostenute da tralicci di scatolari metallici in prossimità dell’altare maggiore. Tuttavia questo intervento non ha protetto efficacemente la chiesa dalle infiltrazioni d’acqua. Pertanto l’intero complesso edilizio, chiesa e locali attigui, si trova in gravissimo stato strutturale e le finiture presentano manifestazioni di degrado diffuso con presenza di umidità dovuta principalmente alle infiltrazioni delle acque meteoriche. Con il tempo sono pure crollati il matroneo di destra e una volta a crociera, gli archi trasversali e longitudinali su cui si elevano le murature che sostengono le coperture e le volte a crociera sono lesionati. Le malte di connessione tra gli elementi litoidi e l’adesione degli intonaci e degli stucchi sono compromesse dall’umidità. Le connessioni tra i vari elementi portanti trasversali ed i muri portanti della chiesa sono divenute in più parti inefficaci. I locali immediatamente attigui alla chiesa hanno le coperture pressoché crollate e/o compromesse staticamente. L’accesso al campanile ed alle coperture, già di per sé disagevole, è divenuto precario per l’instabilità delle murature che lo delimitano e delle scale esistenti; le architravi di più vani porta e/o finestre sono inflessi o non più efficacemente connessi ed appoggiati alle murature e gli stipiti in alcuni casi non svolgono più la funzione cerchiante del corrispondente vano.

Foto 4: cortile interno della chiesa
Foto 5. Altare maggiore con copertura a tetto in lastre di lamiera grecata sostenute da tralicci scatolari metallici (in sostituzione della volta a crociera crollata).
Foto 1. Altare maggiore: colonne a torciglione con dietro appeso il dipinto dell’Annunziata coperto da un telo
Foto 4. Altare maggiore: matroneo a destra dell’altare (ancora integro)
Foto lavori interni
Foto 3. Matroneo a sinistra dell’altare crollato
Foto 4. Macerie all’interno della chiesa
Foto 8. Piedritto
Foto 9. Solaio in legno crollato
Foto 3. Cantoria con grata lignea sopra l’arco all’ingresso del nartece
oto 3. Uno dei quattro pennacchi che sostengono la cupola con l’affresco di San Matteo

3. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA DELL’INTERVENTO SUL DIPINTO “DELL’ASSUNZIONE”, (AUTORE IGNOTO, FORSE DI MARIANO ROSSI DI SCIACCA 1731-1807) (rif.to relazione tecnica della Properart)

  • Oggetto dei lavori: rimozione, spostamento e trattamento conservativo del dipinto su tela allocato nella parete retrostante l’altare maggiore della Ciesa di San Benedetto in Barrafranca.
  • Impresa esecutrice: Società Cooperativa Properart di Enna.
  • Affidamento dell’incarico: 22-05-2019
  • Corrispettivo: € 2.196,00 (IVA compresa)
  • Consegna dei lavori: 10-06-2019
  • Inizio lavori: 26-06-2019
  • Ultimazione dei lavori: 28-06-2019

Sintesi delle lavorazioni

  1. Smontaggio del dipinto dalla sua collocazione originaria: rimozione dei depositi superficiali coerenti\incoerenti, rimozione bendaggio di sostegno e protezione e movimentazione della tela previo smontaggio dalla collocazione originaria nella parete sopra l’altare centrale della chiesa.
  2. Trasporto del dipinto: il dipinto viene trasportato a mano dalla sua collocazione originaria, nei locali della biblioteca comunale accanto alla chiesa.
  3. Trattamento e messa in sicurezza della pellicola pittorica: trattamento con biocida ad ampio spettro al fine di inibire e prevenire formazioni di natura biologica; velinatura eseguita mediante applicazione di carta giapponese e colla di coniglio al fine di ristabilire la coesione degli strati della tela.
  4. Conservazione del dipinto: la tela è avvolta intorno ad un cilindro in polistirolo rinforzato al centro con un tubo in PVC; apposizione all’esterno di fogli di carta millerighe per proteggere il dipinto e consentire l’interazione termo-igrometrica con l’ambiente di collocazione e la traspirabilità del sandwich.
  5. Custodia del dipinto: il telaio originale smontato e la cornice perimetrale adiacente la tela sono stati imballati e conservati in prossimità del cilindro posizionato su dei supporti in polistirolo che sospendono la tela dal contatto diretto con il pavimento e custoditi a cura del Comune.
Foto 1. Operazione di discesa verticale del dipinto attraverso argani e carrucole
Foto 2. Operazione di discesa verticale del dipinto attraverso argani e carrucole
Foto 6. Trasferimento del dipinto nei locali della biblioteca comunale, accanto alla chiesa)
Foto 8. Trattamento con biocida ad ampio spettro al fine di inibire e prevenire formazioni di natura biologica.
Foto 9. Velinatura eseguita mediante applicazione di carta giapponese e colla di coniglio
Foto 10. arrotolamento del dipinto intorno ad un cilindro realizzato in polistirolo rinforzato al centro con un tubo in PVC.

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