BARRAFRANCA. Giornata diocesana del povero con il vescovo Monsignor Rosario Gisana.

BARRAFRANCA. Giornata diocesana del povero con il vescovo Monsignor Rosario Gisana.

- in Barrafranca

  BARRAFRANCA. Il presule è arrivato a Barrafranca nella mattinata di domenica. Insieme a lui sono arrivati numerosi diaconi ed un aspirante diacono. Nel pomeriggio conferenza “La speranza dei poveri non resterà mai delusa”. Nella mattinata incontro con gli operatori Caritas. Tutti gli ospiti sono stati accolti nella casa famiglia “Il Sorriso” di viale Signore Ritrovato. Dopo l’incontro, visita del vescovo e dei diaconi anche alla  altre due case per anziani “Giovanni Paolo II”. All’ora di pranzo, tutti a tavola insieme agli ospiti de “Il Sorriso”. Monsignor Gisana e i diaconi, con grembiuli bianchi, hanno servito le portate agli ospiti. Il vescovo si è seduto a tavola con gli ospiti ed ha cambiato tavolo ad ogni portata per fare felici tutti loro. Il presule si è saputo calare nei vari discorsi che gli anziani, opportunamente stimolati, proponevano. La dottoressa Salvina També ha presentato, per sommi capi, la nascita della casa “Il Sorriso”. All’interno della struttura si svolgono attività religiose e ricreative: ginnastica dolce, ballo, attività culturali. Nel marzo 2010 – ha spiegato la dottoressa També – è nata la casa famiglia “Monsignor Cravotta Don Sandro Bernunzo”. La signorina Elena Pinnisi ha delineato la figura e l’opera di Monsignor Cravotta che aveva progettato l’opera che ora le Orsoline ed un gruppo di volontarie hanno realizzato. Il vescovo ed i diaconi hanno ricevuto una targa ricordo offerta dalla Casa famiglia “Il Sorriso”. Al termine del pranzo, monsignor Gisana ha tagliato, insieme ad una anziana, la torta con la scritta “Benvenuti al Sorriso”  e offerta da “Il Sorriso” stesso. Nel pomeriggio tutti nella sala conferenze per trattare il tema “La speranza dei poveri non resterà mai delusa”. Relatore padre Vittorio Colombani – Congregazione dei Missionari d’Africa – che ha prestato, per molti anni, la sua opera di missionario in Mali. Al tavolo della presidenza il vescovo Monsignor Rosario Gisana e i diaconi. Moderatore il diacono Mario Zuccarello, direttore della Caritas diocesana. Padre Vittorio ha detto che “la Carità è solidarietà con i poveri. Spolveratore di terra è chi va a cercare nelle persone la presenza di Dio che è presente e cresce nel nostro mondo di oggi. Ogni persona ha il tesoro della presenza di Dio che ha creato delle persone vere”. Padre Vittorio ha poi continuato: “La crisi economica non ha impedito un arricchimento anomalo da parte di pochi. Esiste un ingente numero di poveri a cui manca il necessario. Alle vecchie povertà si sono aggiunte nuove povertà e schiavitù con nuove persone, giovani, donne, bambini, famiglie tra cui i migranti”. “Usciamo – ha continuato padre Vittorio – per andare incontro alle persone. Non è normale che ognuno lavori nel suo orticello. Le parole del salmo 9 non riguardano il passato ma il presente e ci devono fare riflettere e tremare”. Padre Vittorio ha poi puntato il dito su globalizzazione e indifferenza. “Vediamo i poveri come la pecorella smarrita che dobbiamo cercare. La  speranza non è illusione ma verità che dà coraggio a chi l’ascolta. Se la nostra fede è vera non sottovalutiamo la realtà dei poveri; ne va della credibilità della nostra fede. Dio si perde nelle persone povere e, per amore, si fa povero tra i poveri. Il Regno di Dio non è un’utopia ma una realtà qui e dove. Cerchiamo in ogni povero ciò di cui ha bisogno per scoprire quanto si nasconde nel loro cuore”. “Prestiamo la massima attenzione – ha detto ancora padre Vittorio – alla cultura e al loro modo di esprimersi per iniziare con loro un dialogo fraterno”. E ha concluso: “Lo sguardo di amore si traduce in una mano tesa. I poveri non sono numeri ma persone a cui andare incontro e loro ci permettono di incontrare il volto di Dio”. Monsignor Rosario Gisana: “Gesù pone al centro l’attenzione verso i poveri: Bisogna sensibilizzare le comunità alla cultura della carità come ha fatto Gesù. Alimentiamo la speranza con i gesti che compiamo”. “Chi non è povero – ha concluso monsignor Gisana – non può incontrare Gesù”. Subito dopo la conferenza, tutti nella chiesa del Sacro Cuore per la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo monsignor Rosario Gisana. Ad allietare la celebrazione i canti del coro “Magnificat”. GAETANO MILINO

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