GELA. Carabinieri di Gela: eseguite 3 misure cautelari in carcere. Arrestati mandanti ed esecutore materiale dell’omicidio di Domenico Sequino commesso a Gela la sera del 17 dicembre 2015.

GELA. Carabinieri di Gela: eseguite 3 misure cautelari in carcere. Arrestati mandanti ed esecutore materiale dell’omicidio di Domenico Sequino commesso a Gela la sera del 17 dicembre 2015.

- in CALTANISSETTA PROV

  GELA. IL PROVVEDIMENTO RESTRITTIVO. All’alba di oggi, a Gela (CL), Palermo e Prato, i Carabinieri del Comando Provinciale di Caltanissetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Caltanissetta su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica nissena, a carico di 3 soggetti ritenuti responsabili – in concorso tra loro e con una quarta persona allo stato non identificata – del reato di omicidio volontario aggravato anche avvalendosi del metodo mafioso. Il provvedimento restrittivo scaturisce da una articolata attività di indagine, avviata nel dicembre 2015 dalla Sezione Operativa del Reparto Territoriale Carabinieri di Gela, i cui esiti hanno permesso di comprovare come LIARDO Nicola, gelese 45enne ed il figlio LIARDO Giuseppe, gelese di 22 anni,nel mese di dicembre del 2015 abbiano deciso la morte del tassista Domenico SEQUINO, incaricando il 29enne pregiudicato gelese RANIOLO Salvatore detto “Tony”, genero di LIARDO Nicola e cognato di LIARDO Giuseppe, di commettere l’omicidio. LA RICOSTRUZIONE DEL FATTO. La sera del 17 dicembre 2015 nel comune di Gela, alle ore 19.45 circa, in piazza Umberto I, veniva ucciso a colpi di arma da fuoco Domenico SEQUINO, nato a Gela l’8 marzo 1959, ritenuto già intraneo al clan mafioso dei RINZIVILLO ed arrestato nel 2006 per il delitto di associazione per delinquere di stampo mafioso, nell’ambito dell’operazione denominata “Tagli pregiati”. SEQUINO veniva attinto da cinque colpi di arma da fuoco sparatigli alla schiena da un commando composto da due soggetti giunti a bordo di uno scooter Honda SH 150 di colore grigio. LE INDAGINI E IL MOVENTE. I Carabinieri intervenuti subito sul posto svolgevano i primi accertamenti urgenti rinvenendo 6 bossoli cal. 7,65 e procedevano a visionare le immagini registrate dalle numerose telecamere presenti in quella zona, ricostruendo il percorso fatto dagli autori del reato per giungere al luogo del delitto e per allontanarsene. Determinanti, ai fini della individuazione degli autori del reato, sono stati gli esiti delle indagine già condotte dai Carabinieri di Gela – anche attraverso lo svolgimento di attività tecnica – nei confronti del gruppo riconducibile a LIARDO Nicola dedito al traffico di stupefacenti nell’ambito dell’operazione denominata “Donne d’onore”. LIARDO Nicola, in quei mesi detenuto, infatti, era alla ricerca di denaro necessario tanto a far fronte alle esigenze di vita della propria famiglia, quanto ad avviare il traffico di droga che stava organizzando dal carcere insieme al figlio Giuseppe, al genero RANIOLO Salvatore, inteso Tony, alla moglie e alla figlia, attraverso l’acquisto di stupefacente da fornitori catanesi. In tale contesto i LIARDO, verosimilmente, intendevano rientrare subito in possesso del denaro che qualche tempo prima avevano consegnato a Domenico SEQUINO, affinché questi lo riciclasse mediante operazioni bancarie e iniziative imprenditoriali portate avanti in Lombardia da membri della famiglia mafiosa dei RINZIVILLO. Inoltre, in tempi più recenti le indagini accertavano che SEQUINO si era intromesso negli affari illeciti dei LIARDO, prendendo le difese, nel corso di un acceso confronto verbale con LIARDO Giuseppe, di un noto imprenditore gelese, sottoposto ad estorsione dai membri dello stesso gruppo. E’ questo il contesto nel quale si inserisce la volontà di LIARDO Nicola e LIARDO Giuseppe di decretare la morte di SEQUINO, incaricando dell’esecuzione il congiunto RANIOLO Salvatore ed un complice allo stato ancora non identificato. Le indagini condotte dai Carabinieri hanno accertato che LIARDO Nicola, mentre era sottoposto alla misura cautelare in carcere, ha ideato l’omicidio di SEQUINO Domenico unitamente al figlio Giuseppe, nel corso dei colloqui che i due svolgevano presso il luogo di detenzione di LIARDO Nicola, coinvolgendo nell’esecuzione il congiunto RANIOLO Salvatore.  Rilevante per la ricostruzione del fatto è stato anche il contributo fornito dalle emergenze investigative dell’attività tecnica svolta dalla Squadra Mobile di Caltanissetta nell’ambito del procedimento penale n. 3269/2015 RGNR prendente presso la Procura della Repubblica di Caltanissetta (cosiddetta Operazione Extra fines). GLI ARRESTATI. I Carabinieri della Sezione Operativa del Reparto Territoriale di Gela hanno, quindi,proceduto alla notifica dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Caltanissetta nei confronti di LIARDO Nicola, nato a Gela (CL) il 18.02.1974 e di LIARDO Giuseppe, nato a Gela (CL) il 29.07.1997, entrambi già detenuti per altra causa, e hanno tradotto in carcere in forza del medesimo titolo RANIOLO Salvatore, detto Tony, nato a Gela il 16.05.990, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in seno ad altro procedimento penale. GAETANO MILINO

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