PIETRAPERZIA. Emigrato a Milano. Rientra in paese per le ferie e pulisce un’ampia zona del paese.

PIETRAPERZIA. Emigrato a Milano. Rientra in paese per le ferie e pulisce un’ampia zona del paese.

- in Pietraperzia

PIETRAPERZIA. A cimentarsi in questa opera benefica per l’ambiente e per la collettività il quarantanovenne Roberto Puzzo. L’uomo è stato aiutato, in tali attività, dal figlio Lucas, di appena 11 anni. Roberto e suo figlio si sono muniti di scopa, guanti e paletta ed hanno cominciato nella loro opera di pulizia. Loro hanno pulito pure le vasche laterali dove si accumulano molte foglie e detriti. I due, non contenti di quanto hanno fatto, hanno preso a cuore tre cagnolini. hanno comprato a spese loro delle scatole di carne e hanno rifocillato i tre animaletti che erano randagi. alla loro partenza per Milano, a prendersi cura dei tre cagnolini sarà un vicino che abita nella stessa zona. a segnalare l’opera meritoria di Roberto e Lucas Puzzo è stato il professore Michele Buccheri. Roberto, nato a Milano da genitori pietrini che abitano al quartiere Canale. Da registrare che, durante le attività di pulizia, lui ha riportato una lesione alla retina. Infatti una foglia  di oleandro ha rigato il suo occhio. Lui è finito in ospedale per le cure del caso e, per diversi giorni, ha portato la benda all’occhio. Roberto, tu hai preso a cuore una parte del paese per ripulirla. “Io venivo a giocare in questi posti fin da quando ero piccolo. Qui c’era della sporcizia e mi dispiaceva vedere questi posti in tal maniera. Mi sono allora armato di sacchi e guanti e mi sono messo a raccogliere facendo, il più possibile, la differenziata”. Cosa ti ha spinto a fare questo? “Niente, è solo una questione di decoro e mi dispiaceva vedere un posto così famoso per il nostro paese. Questa è l’entrata del nostro paese e, qualora non venga pulita, non è, per chi viene a Pietraperzia, un bel biglietto da visita”. Perché hai coinvolto anche tuo figlio? “Mio figlio Lucas è stato sempre accanto a me  e mi ha dato una mano, nel suo piccolo, visto che è un bambino, per sensibilizzarlo al rispetto dell’ambiente”. Lucas, fra qualche giorno, comincerà a frequentare, a Milano, il primo anno della scuola secondaria di Primo Grado. Roberto Puzzo continua: “Noi veniamo ogni anno a Pietraperzia perché mio padre abita qua dal 1983. Quest’anno siamo venuti anche a Pasqua”. Per quanto riguarda la cura dei cuccioli, “abbiamo chiamato la Lega Animali ma non è venuto nessuno”. Da quanto tempo siete impegnati nelle attività di pulizia? “Abbiamo cominciato a pulire circa una decina di giorni fa per circa due tre ore al giorno, dipende da come era il tempo”. Il prossimo anno, contate di ripetere questa esperienza? “Se c’è bisogno e ho il tempo sicuramente sì. Nonostante abbia avuto problemi all’occhio e altri problemi, sono venuto a pulire lo stesso”. Quale appello tu vuoi lanciare alla gente e alle istituzioni? “Questo è un posto che va curato. È un posto storico, il punto in cui, al ritorno dalla campagna, si abbeveravano gli animali e bevevano le persone. Tutta l’acqua del paese che bevevamo era questa qua, compreso me. Noi si beveva quest’acqua. Questo è un posto molto importante che, tempo fa, era stato ristrutturato. Questo, a parte il castello, è il posto più famoso di Pietraperzia. Per quanto riguarda il cibo ai tre cuccioli di cane, diamo loro da mangiare due volte al giorno, mattina  e sera”. GAETANO MILINO

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