PIETRAPERZIA. Rsa di via Sant’Orsola. Preannunciato il licenziamento, dal 31 dicembre 2018,  dei 33 operatori. I sindacati si preparano a proclamare lo stato di agitazione.

PIETRAPERZIA. Rsa di via Sant’Orsola. Preannunciato il licenziamento, dal 31 dicembre 2018,  dei 33 operatori. I sindacati si preparano a proclamare lo stato di agitazione.

- in Pietraperzia

 PIETRAPERZIA. A dare la brutta notizia è stato Toni Di Bella, direttore della cooperativa “Euronia” di Cerami che finora ha gestito il servizio. Ad ogni operatore sono arrivate, dalla stessa cooperativa che gestisce la Rsa, due documenti. Sono indirizzati ai sindacati provinciali Cisl Fisascat, Sapmi Confsal e Cgil. Altri destinatari sono il Commissario straordinario dell’Asp 4, il direttore provinciale del servizio ispettorato del lavoro di Enna, i lavoratori non aderenti a sigle sindacali e, per conoscenza, il direttore esecutore del contratto Asp 4 Pietro Nocilla e il direttore sanitario Rsa Luigi Simonte. Nel primo si legge: “Oggetto: Disdetta contratto appalto Rep 27/2017 e conseguente cessazione dei rapporti di lavoro col personale applicato nella Rsa di Pietraperzia. Licenziamento collettivo per giustificato motivo oggettivo”. “Premesso che – si legge ancora nella lettera – con nota del 29.11.2018 la Euronia ha comunicato all’Ente Appaltante la disdetta del contratto  Rep 27/2017 relativo alla conduzione della componente alberghiera non sanitaria, per il cantiere Rsa Flavia Martines di Pietraperzia, con ultimo turno dei propri lavoratori spirante il 31.12.2018 ore 7,00”. “Verificata l’impossibilità – si legge nello stesso documento – di ricollocare ogni lavoratore su altri appalti e/o in altre sedi repechage del lavoratore, invoca il licenziamento collettivo di tutto il personale applicato presso l’Rsa Flavia Martines di Pietraperzia e per gli effetti estintivi del rapporto conseguenti la risoluzione del contratto di appalto”. E continua: “Comunica alle note sindacali e ai lavoratori assunti ed applicati presso l’Rsa Flavia Martines di avviare a data odierna la risoluzione al 31.12.2018, con preavviso, del contratto di lavoro di tutto il personale applicato presso la Residenza Sanitaria Assistenziale di Pietraperzia Via Sant’Orsola ai sensi e per gli effetti dall’apposita clausola negoziale che consente l’estinzione del contratto di lavoro di ogni dipendente per cessazione della commessa”. “Informa che, a far data 31.12.2018, dalle ore 7,00, la società Euronia non comanderà in servizio ed a proprio nome, presso l’Rsa Flavia Martines di Pietraperzia, alcuna unità lavorativa essendo spirato il termine di preavviso dato alle parti in causa”. In una seconda lettera lo stesso Toni Di Bella scrive: “Facendo seguito alla nostra nota del 30.11.2018 di pari oggetto, si comunica di essere in attesa, a breve, di interlocuzione con la direzione Asp di Enna. Ciò al fine di comprendere la loro posizione con la scrivente società e gli obblighi delle parti. Fino a quella data, il cui incontro è previsto entro la metà del mese di dicembre 2018, vi preghiamo di garantire il servizio senza ulteriori allarmismi, sebbene giustificabili”. “Sarà nostra cura – scrive ancora Toni Di Bella – pubblicare la nota che vorrà farci pervenire la direzione Asp 4 e conseguentemente decidere sulla prosecuzione delle attività o sulla cessazione definitiva del servizio a cura della Euronia”. “In ultimo si comunica che, entro la prima quindicina del mese di dicembre, sono in pagamento le note stipendiali corrente anno”. Intanto stamattina 6 dicembre il sindaco di Pietraperzia Antonio Bevilacqua ha incontrato, nei locali Rsa, i lavoratori per farsi illustrare la problematica. Il primo cittadino di Pietraperzia illustrerà la situazione della Rsa di Via Sant’Orsola all’assessore regionale alla salute e cercherà di ottenere un incontro a cui dovrebbero partecipare anche alcuni rappresentanti dei lavoratori Rsa di Pietraperzia. Antonio Bevilacqua, sulla questione, dichiara: “È una situazione che rischia di esplodere. Il preavviso di licenziamento dei lavoratori è una cosa gravissima. La società ha partecipato ad una gara di appalto pubblica in cui sapeva quelli che erano i costi ed il personale che doveva incamerare”. “Adesso – continua il sindaco Bevilacqua – a fronte di una situazione che sembrava essere positiva, perché sulla base di questo ritengo che anche l’azienda potesse in qualche modo rivendicare qualcosa in più dalla Azienda Sanitaria e, per suo tramite, dalla Regione, piuttosto che fare questo, come ripicca, invia questo preavviso di licenziamento ai lavoratori”. “Credo che questa non sia la strada da percorrere – aggiunge il sindaco Antonio Bevilacqua – e faremo di tutto perché non la passino liscia”. Quali azioni intende intraprendere il Comune di Pietraperzia? “Abbiamo già chiesto un incontro, per il tramite dell’onorevole Francesco Cappello, all’attuale assessore alla Sanità regionale. Speriamo di poterlo incontrare già la prossima settimana in maniera tale da scongiurare questo rischio perché credo che magari sia una manovra studiata a tavolino dall’azienda per fare preoccupare i lavoratori”. Marco Ferro, Fisascat Cisl Agrigento Caltanissetta Enna dichiara: “La situazione è preoccupante perché la società cooperativa Euronia che gestisce il servizio ha fatto pervenire il preavviso di licenziamento collettivo e la risoluzione contrattuale nei confronti dell’Asp. Motivo per il quale siamo preoccupati sia in relazione ai tempi perché sono estremamente brevi per potere attuare la procedura di cambio di appalto così come previsto dal contratto collettivo nazionale delle cooperative sociali”- “Abbiamo già provveduto – continua Marco Ferro – a chiedere un incontro e un tavolo tecnico all’Asp per incontrarci unitamente alle organizzazioni sindacali e all’azienda per comprendere l’oggetto della problematica perché ad oggi lo sconosciamo ma soprattutto per capire se da un lato è possibile trovare soluzioni alternative e dall’altro capire se dobbiamo predisporci per un eventuale cambio di appalto”. E continua: “In quest’ultimo caso la struttura verrebbe gestita da una nuova società che ad oggi sconosciamo”. Giuseppe La Marca, rappresentante del Sapmi aderente alla Confsal: “La situazione è preoccupante di fronte ad un preavviso di licenziamento in tempi brevi datato 31.12.2018 alle ore 7 di mattina”. “Il datore di lavoro dottore Di Bella ha comunicato che lasciava il servizio previo un incontro da tenere entro la prima quindicina di dicembre”. “Non sappiamo la motivazione di questo lasciare la struttura”. “Ci siamo quindi, preoccupati – continua Giuseppe La Marca – e ci siamo riuniti per attivarci nella attivazione della procedura che ha confermato il collega”. Qualora non si dovesse venire a capo della situazione, cosa pensate di fare? Giuseppe La Marca: “Intanto comunichiamo uno stato di agitazione perché è insostenibile che trentatre lavoratori rimangano disoccupati. Ciò significherebbe la chiusura della struttura, cosa che non auspichiamo assolutamente”. “I pazienti – continua Giuseppe La Marca – dove andrebbero a finire? Questo noi non lo permetteremo assolutamente e ci stiamo quindi attivando per garantire i posti di lavoro e la fragilità dei pazienti assicurando il servizio e la turnazione”. Marco Ferro: “Cercheremo di tutelare in tutti i modi i posti di lavoro. Confidiamo, trattandosi di servizio pubblico essenziale, nell’intervento urgente dell’Asp a cui chiederemo di indicarci la strada che dobbiamo percorrere nell’eventualità che il contratto tra l’Euronia e l’Asp dovesse risolversi. In caso contrario, attiveremo tutte le azioni di carattere sindacale che saranno dirette alla tutela della struttura e dei posti di lavoro”. “Dopo l’incontro con l’Asp e la società Euronia avremo le idee più chiare” – continua Marco Ferro – non solo per la salvaguardia dei posti di lavoro ma anche per la tutela dei degenti che ci sono all’interno della struttura”. “È assolutamente doveroso, da parte nostra, informare l’assessorato regionale alla Salute e tutti i sindaci del comprensorio e del distretto socio-sanitario perché riteniamo che una struttura del genere che nasce in un territorio come il nostro sia assolutamente indispensabile per un servizio del genere e quindi è una cosa di carattere sociale oltre che di interesse sindacale”. Giuseppe La Marca: “Le organizzazioni sindacali hanno in programma di chiedere anche un incontro in prefettura per sensibilizzare il Prefetto nei confronti della problematica che stiamo vivendo”. La Rsa di Pietraperzia conta 33 operatori e 40 posti letto. Aveva cominciato la sua attività il 15 dicembre 2001. Recentemente è stata aperta una cucina interna.  GAETANO MILINO

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