Pietraperzia. Al cimitero è mancata l’acqua corrente. Acqua Enna querelata per interruzione di servizio pubblico

Pietraperzia. Al cimitero è mancata l’acqua corrente. Acqua Enna querelata per interruzione di servizio pubblico

- in Pietraperzia

A presentare la querela è stato il consigliere comunale 5 Stelle Filippo Bevilacqua. Lui, il 31 ottobre, verso le 15,30, si è presentato nella caserma carabinieri di viale Don Bosco per sporgere denuncia nelle mani del comandante, il maresciallo maggiore Giuseppe Geraci. Il problema era stato segnalato da numerose persone che non avevano trovato acqua corrente per pulire le tombe dei propri cari. Bevilacqua, nello stesso pomeriggio del 31 ototbre, aveva contattato un tecnico locale di Acqua Enna. L’uomo avrebbe risposto che lui aveva chiuso le saracinesche del’acqua corrente su disposizioni superiori e le avrebbe riaperte solo su ulteriori disposizioni dall’alto. Secondo il crono programma, Il prezioso liquido sarebbe tornato sgorgare nella mattinata del primo novembre. Successivamente l’acqua era tornata a scorrere dai rubinetti del cimitero nello stesso pomeriggio del 31 ottobre. Filippo Bevilacqua si è informato su tale disservizio e gli è stato riferito che il cimitero ricade nella “Maglia otto”, una zona del paese in cui la fornitura non avviene H24. Le saracinesche vengono chiuse manualmente e riaperte la mattina successiva. “Sono a conoscenza che, da contratto, – si legge tra l’altro nella querela – AcquaEnna deve fornire l’acqua corrente nelle 24 ore della giornata e senza interruzione tranne che per cause di forza maggiore”. “La mancanza di erogazione di acqua corrente – dice ancora Filippo Bevilacqua – comporta un disservizio alla cittadinanza che, in queste ore, si reca presso le tombe dei propri cari per sistemare i fiori o pulire le tombe in previsione della ricorrenza della commemorazione dei defunti”. Filippo Bevilacqua si riserva di costituirsi parte civile “nell’instaurando processo penale”. GAETANO MILINO

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