Barrafranca. Consiglio comunale urgente e straordinario il 13 ottobre. I 5 Stelle chiedono la censura al sindaco e le sue dimissioni

Barrafranca. Consiglio comunale urgente e straordinario il 13 ottobre. I 5 Stelle chiedono la censura al sindaco e le sue dimissioni

- in Barrafranca

Il consiglio comunale straordinario convocato per le 20 del 13 ottobre dal presidente Giovanni Di Dio. I tre consiglieri comunali Pentastellati sono Katia Baglio, Alice Crapanzano e Alessandro Tambè. Ad apertura del loro corposo documento si legge: “Richiesta convocazione straordinaria e urgente del consiglio comunale per la discussione e l’’approvazione di una mozione di censura nei confronti del sindaco per avere tenuto un comportamento contrario alla legge e al regolamento comunale”. Questo il comunicato integrale: “I sottoscritti consiglieri comunali del M5S Barrafranca Alessandro Tambè, Alice Crapanzano e Katia Baglio, premesso che l’articolo 20 comma 3 legge regionale 7/92 e l’articolo 30 bis per il funzionamento del consiglio comunale del Comune di Barrafranca prescrivono che il sindaco o un assessore da lui delegato è tenuto a partecipare alle riunioni di Consiglio; che nella seduta consiliare del 29.9.2017 e, successivamente, nella seduta di rinvio del 30.9.2017 il sindaco e i componenti della sua Giunta (oltre ai consiglieri di maggioranza) non si sono presentati all’adunanza e che l’assenza è stata giustificata (solo nella seduta di rinvio) con una laconica comunicazione del sindaco che riportava una non meglio specificata esigenza di verifica di maggioranza (la seconda in un solo anno di governo); che l’assenza del primo cittadino o di un suo delegato non può essere giustificata da problemi politici interni alla coalizione che lo sostiene (o dovrebbe farlo); che tale comportamento è assolutamente irrispettoso nei confronti delle istituzioni e dell’intera città che aspetta risposte su temi di assoluta importanza ed urgenza; che all’ordine del giorno vi erano, tra l’altro, argomenti che dovevano essere tempestivamente trattati (vedi la proposta di deliberazione sulla Revisione Straordinaria delle Partecipazioni o quella sull’affidamento del servizio di tesoreria comunale) ed erano stati proposti dalla stessa Amministrazione il che mette ancora più in risalto l’assurdità del comportamento assunto; che era doveroso discutere le mozioni e le interrogazioni, atti nei quali si concretizza l’importante funzione ispettiva, di iniziativa, di impulso e di controllo dell’attività politica e amministrativa del sindaco e dell’intera amministrazione, soprattutto a distanza di oltre due mesi dall’ultimo consiglio comunale; che neanche nella seduta di rinvio il sindaco, l’amministrazione e i consiglieri di maggioranza si sono presentati reiterando il grave e inqualificabile comportamento lesivo delle istituzioni e irrispettoso dell’intera città; che allo stato non ci è pervenuta nessuna comunicazione da parte del sindaco in merito alle fibrillazioni interne alla maggioranza e non sappiamo se e da chi la città è veramente governata ed amministrata (si aspettano chiarimenti in merito); che il comportamento tenuto dai consiglieri di maggioranza e dagli assessori è inqualificabile e infanga ogni promessa fatta ai cittadini dal pulpito elettorale; considerato che il primo cittadino dovrebbe dare il buon esempio rispettando la legge e rappresentando la città con la totale trasparenza senza dare adito a comportamenti poco chiari visto che ancora oggi non ha spiegato e/o specificato i reali motivi della sua assenza”. “Tutto ciò premesso e considerato, chiedono a codesto onorevole consiglio comunale di censurare e biasimare il comportamento del sindaco che, senza giustificato motivo, ha disertato i lavori della seduta consiliare e non ha delegato nessuno a presenziare in sua vece alla seduta; di esortare il sindaco ammonendolo a non ripetere comportamenti del genere che, oltre ad essere contrari alla legge e al regolamento, calpestano i diritti e le prerogative dei consiglieri comunali, soprattutto quelli di minoranza, impedendo loro di svolgere pienamente il mandato attraverso le doverose azioni di ispezione, impulso e controllo dell’attività amministrativa e. cosa ancor più grave, feriscono o sfregiano (per usare un termine a lui molto caro) un’intera comunità”. A conclusione del loro comunicato l’affondo dei 5 Stelle di Barrafranca: “di invitare il sindaco a rassegnare le dimissioni state l’assoluta inerzia della sua amministrazione su temi importanti e fondamentali per la città primo fra tutti l’urgenza di approvare il bilancio stabilmente riequilibrato e poi acqua, rifiuti, manutenzione delle strade, della rete idrica e fognaria, mensa scolastica (ma l’elenco sarebbe lunghissimo) e in considerazione dello stallo amministrativo causato dalla mancanza di stabilità del governo della città sebbene la sua coalizione politica sia stata premiata dall’elettorato barrese con la maggioranza numerica (lo ripetiamo due verifiche di maggioranza in un solo anno). GAETANO MILINO

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