Oggi pomeriggio per le vie centrali del paese un altro fercolo de “U Trunu” che sta a significare l’attaccamento dei più piccoli all’antica tradizione. In passato i più piccoli di ogni quartiere dopo il Venerdì Santo improvvisavano dei fercoli “in miniatura” per devozione al Crocifisso. Adesso si ripete con una cosa insolita ma che potrebbe essere un esempio per il futuro: gridare assieme “Ammisiricordia” e collaborare per portare il fercolo aiutandosi a vicenda. Presente il rappresentante de “U Trunu” Simone Bonelli e il sindaco baby, Daniele Cumia. I ragazzi sotto al Crocifisso hanno aspettato in chiesa Madre anche la benedizione di don Giacomo Zangara. Dalle parole dei giovani barresi oltre all’attività folcloristica c’è un modo genuino e semplice di socializzare cogliendo il significato della processione “U Trunu”, che a differenza di altre comunità, a Barrafranca si inizia dalla tenera età.
