Da una storia costruita sui valori della solidarietà Pino Castellano presenta il volume “Il Giardino dell’Accoglienza”

Da una storia costruita sui valori della solidarietà Pino Castellano presenta il volume “Il Giardino dell’Accoglienza”

- in Comunicati Stampa, Enna

Una incredibile storia costruita tutta sui valori della solidarietà. E’ quella che Pino Castellano, Presidente dell’Associazione regionale di volontariato Ong Luciano Lama ha raccontato nel suo libro “Il giardino dell’accoglienza” dove ha ricostruito la storia dell’associazione che da quasi 25 anni opera in favore in particolare dei minori e prevalentemente nella Bosnia Herzevogina. Ed alla “prima” del suo libro domenica 27 novembre nella sala convegni della azienda Pro.Seme in contrada Grottacalda, sono stati in tanti, da semplici amici, a rappresentanti di istituzioni, laiche e religiose, a compagni della Cgil, quel sindacato che come ha detto Castellao nel suo intervento, è stato determinante per la nascita dell’associazione non solo perché porta il nome di un grande Leader come appunto Luciano Lama, ma perché in particolare nei primi periodi ci ha messo tutta la sua organizzazione e risorse sia in termini di risorse umane ma anche finanziarie. La cerimonia si è aperta con la proiezione di un filmato che ha spiegato in modo sintetico ma chiaro cosa l’Associazione Luciano Lama dal 1992 ad oggi ha svolto nei Balcani con quasi 17 mila accoglienze di bambini in altrettante famiglie siciliane inizialmente ma poi anche molisane, sarde, campane, abruzzesi e pugliesi, e numerosi convogli di generi di prima necessità e la realizzazione di una casa di accoglienza per over 18 ed intestata all’architetto ennese Angelo Spampinato scomparso alcuni anni fa e che l’aveva progettato. Tutti gli interventi hanno sottolineato quanto di incredibile sia stato fatto in questo quarto di secolo dall’Associazione Luciano Lama e dal suo Leader Pino Castellano. Dal dialogo interreligioso, in particolare tra gli stessi bambini, come ha sottolineato il Vescovo Monsignor Rosario Gisana, al grande valore della solidarietà al sapere sempre guardare a chi sta peggio di te ed a chi vengono calpestati i propri diritti come ha ricordato il Dirigente della Cgil Antonio Riolo che ha collaborato con Castellano nella stesura del libro e dal segretario regionale della Flai Cgil Alfio Mannino. Ed ancora come sia stato sempre importante il lavoro di “rete” che da sempre la Luciano Lama ha voluto anche con altre associazioni come ha  ricordato Roberto Angileri “padrone di casa” della Pro.Seme ma soprattutto presidente del Gruppo Volontariato e Solidarietà che si occupa di accoglienze di bambini provenienti in particolare dai paesi dell’Est Europeo. Il dirigente della Cgil e volontario della Luciano Lama Mimmo Bellinvia ha voluto rimarcare come l’associazione utilizzi le risorse economiche in particolare quelle del 5 per 1000. “Il filmato dice tutto – ha detto ai presenti – a volte il nostro lavoro non viene apprezzato a dovere”. Ma la Luciano Lama ha avuto un ruolo importante anche nel trasmettere tra i bambini la cultura della legalità che ha sottolineare Giorgio Iacobone già Questore a Enna intorno al 2005 e che con la Luciano Lama ha avuto sempre un rapporto particolare. E per Michele Petraroia già segretario generale regionale della Cgil Molise nel 2003 la provenienza comune di quella grande storia che è la Cgil ti accomuna e ti fa sentire una stessa entità di valori anche se non ci si conosce come è infatti accaduto tra lui e Castellano nel 2003 quando l’associazione Luciano Lama si è recata per portare conforto e solidarietà nei paesi colpiti dal sisma in Molise. “Ho ricevuto una telefonata di un certo Castellano da Enna che voleva venire a S.Giuliano di Puglia – ha raccontato – io non lo conoscevo. Ma appena mi ha detto che era un dirigente della Cgil ho detto subito si a qualsiasi iniziativa”. Importante è stato anche l’intervento della dirigente dell’Asp di Caltanissetta e collaboratrice con la Procura dei minori sempre di Caltanissetta Francesca Picone su come le famiglie ospitanti e che adottano debbano interagire con questi bambini. Ma la Luciano Lama è anche soggetto di trasmissione di  valori di democrazia anche in altri paesi iniziando a guardare in quelli del Nord Africa. “Mi auguro che quanto l’Associazione Luciano Lama ha fatto in Bosnia si riesca a fare anche nel nostro paese ancora giovanissimo di democrazia – ha detto il tunisino Hichem Bejaoui referente della Luciano Lama in Tunisia – abbiamo molto bisogno non solo di aiuti materiali ma soprattutto di istituzioni che ci aiutino nella crescita democratica. E la Luciano Lama può recitare un ruolo importante”. “La storia dell’Associazione Luciano Lama raccontata in questo libro è una vera storia d’amore verso il prossimo e di solidarietà verso i più deboli e gli ultimi – ha detto nelle sue conclusioni il segretario generale Cgil Sicilia Michele Pagliaro –  un lungo viaggio partito da Pietraperzia, un quarto di secolo fa, che, lungo tutto il percorso di questi anni ha contaminato l’Intera provincia di Enna, la Sicilia e poi ancora: Molise, Lazio, Campania, Abruzzo, Calabria e Sardegna. Oltre 17.000 accoglienze sono il segno valoriale di un’Associazione ma anche di un popolo e di una Terra che non finisce mai di stupirci sempre grazie ai suoi figli altruisti e generosi come Giuseppe Castellano…”Pino”…che ha un solo demerito…..venticinque anni fa mi ha fatto conoscere e portato dentro la Cgil”. “Per arrivare a scrivere questo libro sono stato quasi “torturato” dai miei stessi collaboratori che sa sempre mi esortavano a farlo – ha commentato Castellano – non è stato un lavoro facile e certamente non potrà mai raccontare tutto quello che è stato fatto in questi quasi 25 anni da tantissime persone che mi hanno collaborato in questa folle ma affascinante avventura. Ma dopo averlo scritto di una cosa però sono soddisfatto di aver realizzato un documento che possa essere da monito che mi auguro possa servire a chi lo leggerà a far capire quanto siano importanti i valori della solidarietà e del rispetto dei diversi da un punto di vista religioso etnico ma soprattutto quanto sia folle e crudele la guerra con tutte le conseguenze che ne comporta a volte anche al di fuori da ogni logica come appunto è successo nella Bosnia Herzegovina nella seconda metà degli anni 90 dove si è consumata la più crudele e tragedia dal dopoguerra ad oggi in Europa che ha provocato centinaia di migliaia di vittime”.

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