Cinque giovani barresi a Roma per partecipare stamattina alla santificazione di Madre Teresa di Calcutta da parte di Papa Francesco.
Sono partiti giovedì scorso da Barrafranca i giovani che fanno parte del “Movimento Ho Sete” e che ha come responsabile Rosario Caputo in occasione della proclamazione da parte de pontefice di una nuova santa della chiesa. “ I giovani barresi hanno fatto un percorso di evangelizzazione – afferma il responsabile del movimento, Rosario Caputo – e il loro cammino, anche di fede, li ha portati a Roma per assistere alla santificazione di Madre Teresa di Calcutta”. I cinque ragazzi barresi sono Giovanni Bevilacqua, Alessio La Pusata, Angelo Marotta, Daniele Asaresi e Dario Di Tullio e sono ospiti dai padri Missionari della Carità, comunità fondata dalla Beata Teresa. Sarà Calogero La Pusata che accompagnerà i giovani durante i sette giorni di permanenza. Sarà presente anche frà DeoGratias Maneno, missionario dei Servi del Figlio di Dio e che opera a Barrafranca nella chiesa del Sacro Cuore. “ I giovani sono pellegrini – continua Caputo – e stanno seguendo tutte le iniziative con altri giovani provenienti da ogni parte del mondo. Un cammino spirituale per capire il messaggio di Madre Teresa e tutti quanti siamo chiamati a rispondere ed essere luce al mondo”. I giovani barresi, oltre ai momenti di preghiera parteciperanno anche alle ultime due iniziative in programma: domani (lunedì 5 settembre) alla ore 10 nella basilica di San Pietro, ad una celebrazione liturgica in onore della Santa e officiata dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano. Venereranno nei giorni seguenti le reliquie della santa nella basilica di San Giovanni in Laterano. A Barrafranca esiste da anni il “Movimento ho sete” sulle orme di Maria Teresa di Calcutta. Nei mesi scorsi giovani e adulti barresi avevano accolto il missionario, padre Juan Pablo, colombiano di origine, nel salone della parrocchia Madonna della Stella. Vive a Roma e fa parte della comunità di sacerdoti fondata dalla Beata Teresa di Calcutta.
