Giornata mondiale della Terra, l’Onu firma l’accordo di Parigi sul clima

Giornata mondiale della Terra, l’Onu firma l’accordo di Parigi sul clima

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Oggi 22 aprile è la Giornata mondiale dedicata alla Terra istituita nel 1970. In occasione di questa giornata, a New York sarà firmato l’accordo sul clima raggiunto nei mesi scorsi a Parigi.

Saranno Terrapresenti infatti 165 capi di stato che si impegneranno ufficialmente per raggiungere l’obiettivo di restare “al di sotto dei 2 gradi” di aumento della temperatura, rispetto ai livelli pre-industriali, cercando di riuscire a contenerlo entro 1,5 gradi. Gli scenziati lo definiscono un obiettivo ambizioso ma importante per evitare delle gravi conseguenze nel prossimo futuro.

L’azione e l’impegno degli stati deve essere quello di abbandonare progressivamente l’uso di combustibili fossili e di ridurre quanto più possibile le emissioni di gas che provocano l’effetto serra.
Gli alberi sono la più importante risorsa naturale che assorbe anidride carbonica e l’iniziativa prevede anche di piantarne uno per ogni abitante della Terra, 7,8 miliardi, da adesso fino al 2020.

Per l’Italia sarà presente il premier Matteo Renzi che su Facebook ha scritto: “Tutti insieme, adesso. renziDobbiamo consolidare la nostra leadership sulle rinnovabili, usando le nuove tecnologie dal solare all’eolico. Migliorare efficienza energetica anche con i fondi stanziati dal Governo per l’edilizia e con i nuovi contatori digitali. Investire in autobus e treni nuovi. Lavorare insieme sulla raffinazione verde, sui depuratori, sulle bonifiche” – e alla conferenza dichiara – “siamo leader sulle rinnovabili, ora l’energia rinnovabile è al 39 per cento, il nostro obiettivo è portarlo al 50“.

L’Italia ha anche presentato le sue proposte in materia di sostenibilità ambientale,  ricoprendo il ruolo di capofila tra le nazioni più sviluppate dal punto di vista tecnologico che le hanno permesso di essere oggi il primo paese al mondo che utilizza di più energia solare: l’8% dei nostri consumi energetici infatti è coperto dal fotovoltaico.

Adesso bisogna fare di più, cercando di sviluppare dei piani energetici sostenibili che guardino al futuro e sappiano trarre il meglio dalla ricerca e dall’innovazione tecnologica di cui l’Italia dispone.

Calogero Aquila

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