C’è il serio rischio che la stagione irrigua con la distribuzione dell’acqua dell’invaso della diga Olivo non parta. Questo è uno dei veri problemi che centinaia di agricoltori barresi stanno appurando dato che non vi sono rassicurazioni da parte degli enti preposti. Il consorzio di Bonifica del direttore Gaetano Punzi ha smantellato il cantiere di “contrada Torre” per problemi di economicità, e gli operai sono stati trasferiti per occuparsi della vigilanza nelle dighe. Un punto “strategico” quello di contrada Torre in cui erano presenti mezzi utili per la riparazione e manutenzione della condotta della diga Olivo e che ha dato un duro colpo all’intero comparto agricolo e alle rispettive aziende. In contrada Torre i titolari di aziende (circa trecento), così come gli altri anni, sarebbero stati agevolati per fare i contratti inerenti alla distribuzione dell’acqua. Ora a pochi mesi dall’inizio della stagione irrigua nessuna notizia da parte degli enti preposti. “ Ci troviamo in una situazione difficile – afferma Angelo Siciliano in rappresentanza degli agricoltori barresi – anche perché non possiamo organizzare la coltivazione di ortaggi e quant’altro se non vi è la distribuzione dell’acqua. Aspettiamo le dovute risposte dagli enti competenti”. Oltre ai comuni interessati chi dovrebbe dare le risposte sono il dipartimento regionale dell’Acqua e Rifiuti ma anche il consorzio di Bonifica e l’osservatorio per la Diga Olivo. Il comune barrese, dopo la sfiducia al sindaco Lupo, ha un commissario, Pio Guida, il quale è a conoscenza del problema: “ Anche per la diga Olivo ho preso i primi contatti con gli agricoltori barresi e con il consorzio di bonifica. Ho ravvisato che l’ente del consorzio di Bonifica ha una situazione interna molto complicata dato che lo stesso amministratore interno non ha gli strumenti per risolvere il problema della diga. So che gli altri amministratori dei comuni interessati stanno cercando di fare fronte comune per tentare di risolvere il problema. Ovviamente Barrafranca sarà in prima linea nelle iniziative che verranno intraprese”. Nel caso in cui non avvenisse la distribuzione dell’acqua gli agricoltori minacciano (e non è il primo caso in quanto negli anni ve ne sono state diverse) una protesta. Senza l’acqua le aziende non possono procedere alla piantumazione delle piantine per cui verrebbe compromesso l’intero settore dell’economia locale che si basa soprattutto di agricoltura.
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