Palermo aprirà una Porta Santa tra i poveri di BIAGIO CONTE

Palermo aprirà una Porta Santa tra i poveri di BIAGIO CONTE

- in Religione, Sicilia

Manca poco all’apertura dell’ANNO SANTO indetto da papa Francesco. Oltre all’apertura della Porta Santa di San Pietro e quella delle altre basiliche papali della capitale, il Santo Padre ha dato a ogni diocesi la facoltà di aprire una o più porte sante.

La diocesi di Palermo ha scelto tra le Porte Sante attraverso cui «trovare la via della conversione» anche un luogo speciale: la Missione Speranza e Carità di Biagio Conte. La porta da aprire e varcare sarà quella della chiesa in costruzione nella sede di via Decollati, sulle rive del fiume Oreto, dove sono ospitati da anni ormai circa settecento persone che non hanno un tetto, né una famiglia, soprattutto migranti e senza fissa dimora. Uomini soli che nella Cittadella del povero hanno trovato pace e possibilità di futuro. Una chiesa che è ancora un cantiere, dove dovrà essere approntata una porta da aprire simbolicamente il 20 dicembre, ma che diventerà la «Casa di preghiera per tutti i popoli», come recita un cartello posto all’ingresso.

BIAGIO CONTE è nato a Palermo il 16 settembre del 1963. E’ un missionario laico. Ha dato vita alla “Missione di Speranza e Carità”, per cercare di rispondere alle drammatiche situazioni di povertà ed emarginazione della sua città natale. Lo scopo della Missione è l’accoglienza e il donarsi ai nuovi poveri delle città ovvero a tutti quelli che rimangono indietro e ai margini di questa società così indifferente; sono chiamati barboni, vagabondi, giovani sbandati, alcolisti, ex detenuti, separati, prostitute, profughi, immigrati. Il 16 gennaio 2014 è stato comunicato che Biagio Conte, da anni costretto su una sedia a rotelle a causa di vertebre schiacciate, causate dalle spossanti fatiche cui si è sottoposto nella Missione, già dalla scorsa estate aveva ripreso a camminare grazie a una guarigione tuttora scientificamente inspiegabile avvenuta dopo un’immersione nelle acque di Lourdes.

Il missionario è stato nella nostra Barrafranca due volte: la prima volta nel  2010 in occasione la XV edizione del capitolo francescano e la seconda volta a fine aprile 2015, di passaggio dal suo giro a piedi per la Sicilia.

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