Urps. La commissione “Affari europei” ha segnalato di spendere i fondi Fesr per il rilancio del turismo dei comuni dell’ennese e la viabilità.

Urps. La commissione “Affari europei” ha segnalato di spendere i fondi Fesr per il rilancio del turismo dei comuni dell’ennese e la viabilità.

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Via libera in Sicilia a quattro miliardi di investimenti grazie ai fondi comunitari destinati tra gli altri alle imprese, allo sviluppo della banda larga e alla tutela dell’ambiente. “Si tratta delle somme del Fesr, il fondo europeo per lo sviluppo regionale – afferma il presidente della Commissione Urps “Affari Europei”, Giuseppe Regalbuto – una delle misure messe in campo dall’Europa per favorire gli investimenti nei paesi membri”. Per la Sicilia un risultato di grande prestigio: la commissione Europea ha infatti dato l’ok solo ai programmi operativi regionali di Sicilia, Basilicata e Veneto. L’isola insomma aggancia e supera le altre regioni e ottiene un via libera. Dopo anni di programmazione grazie al lavoro dei rappresentanti europei e delle provincie, si è scelto infatti una strategia mirata che destina un terzo delle risorse al Turismo e ai beni culturali. In questo contesto la commissione affari europei U.R.P.S  ha segnalato alla regione la provincia di Enna ed in particolare, la viabilità verso Aidone per  la Dea  di Morgantina e del parco, Piazza Armerina con Villa Romana del Casale e i centri storici, i vari musei della zona nord fra i quali Centuripe ed i centri storici di Nicosia e Troina. Nello stesso tempo investire nell’ambiente come il lago Pozzillo di Regalbuto o la riserva di Sambuchito-Campanito tra Calascibetta e Nicosia. Per finire valorizzare i vari castelli come Sperlinga, Pietraperzia,  Enna, le vie dei mulini di Calascibetta, il paese museo Villapriolo o il treno museo di Villarosa, la Piramide Sicana di Pietraperzia, la “Grotta dello Schiavo” a Barrafranca e per finire le fontane Granfonte  di Leonforte. Il totale dei fondi europei destinati all’Italia nei sette anni è di circa 32,8 miliardi di euro. In particolare Bruxelles destina alla Sicilia 3,41 miliardi che rappresentano un cofinanziamento del 75 %. La restante parte è aggiunta dalla Regione per un totale di potenziali investimenti pari a 4,55 miliardi. Gli investimenti inoltre dovranno aiutare le imprese a essere più competitive e lanciare nuovi prodotti sul mercato. Settore chiave è rappresentato anche dallo sviluppo dell’agenda digitale: la copertura della banda larga raggiungerà tutta la popolazione.



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