UNA VITA SPESA PER LA PATRIA- Le vicende militari che portarono alla morte del soldato barrese Salvatore Bellanti

UNA VITA SPESA PER LA PATRIA- Le vicende militari che portarono alla morte del soldato barrese Salvatore Bellanti

Come dimenticare gli occhi pieni di lacrime di una figlia che non ha mai conosciuto il padre e che dopo 73 anni può almeno piangerne i “resti mortali”, custoditi adesso nella cappella di famiglia al cimitero di Barrafranca (EN). “Adesso si che nella mia vecchiaia- ci dice emozionata la signora Salvatrice Bellanti- sono serena. Almeno ho potuto vedere i resti di mio papà”. Dopo 73 anni dalla morte avvenuta il 22 maggio 1942 all’Ospedale Militare di Palermo, i resti del soldato Salvatore Bellanti sono rientrati nel suo paese di origine venerdì 26 giugno 2015 e riposano nella cappella della famiglia Giuseppe e Salvatrice Bellanti. Grazie all’interessamento dell’Associazione Nazionale Carabinieri, sezione di Barrafranca, si è riusciti a risalire alle vicende militari del soldato Bellanti, che sono state lette,durante la  cerimonia funebre, dal presidente dell’Associazione maresciallo Vincenzo Pace,  cerimonia che si è tenuta, appunto, venerdì scorso presso la chiesa Madre di Barrafranca(EN).

Salvatore Bellanti nasce a Barrafranca il 24 novembre 1913, da Giuseppe e Maristella Gesualdo. Già all’ età di ventun’anni è chiamato alle armi e precisamente il 09 aprile 1934 fu assegnato al 3° Reggimento Fanteria controcarri di Genova. Alcuni mesi prima si era sposata con Angela Munda. Il 01 maggio 1935 parte per la Campagna della Somalia e il 05 maggio è imbarcato a Messina e inviato a Mogadiscio (Somalia). Essendo stato ferito, è trasferito all’Ospedale Militare di Mogadiscio, ma a causa delle sue condizioni di salute, è ricoverato all’Ospedale Militare di Napoli e l’08 dicembre 1935 è inviato a Barrafranca in licenza di convalescenza. Il 04 marzo 1937 si imbarca per l’Africa Orientale Italiana, ove giunge il 13 marzo 1937 e assegnato al 3° Reggimento Fanteria. Nuovamente ferito, è trasportato all’Ospedale da Campo di Mogadiscio e in seguito imbarcato e ricoverato prima all’Ospedale Militare di Napoli e poi a quello di Caserta. Il 07 settembre 1937 ottiene un concedo illimitato. Nel febbraio 1941 viene richiamato alle armi in seguito alla dichiarazione di guerra con l’Albania e il 20 febbraio s’imbarca a Bari direzione Durazzo con il 3° Reggimento Fanteria Mobilitato, ove è ferito e trasferito all’Ospedale Militare di Genova. Qui trascorre una lunga convalescenza. Nel frattempo sono nati due dei suoi tre figli: Stella e Giuseppe. Si imbarca nuovamente il 21 ottobre 1941 rimanendo in territorio Greco-Albanese. Nuovamente ferito viene trasferito all’Ospedale Militare di Palermo, ove dopo una lunga degenza, alle ore 10.30 del giorno 22 maggio 1942 cessa di vivere, lasciando la moglie incinta della terza figlia che, in suo onere, sarà chiamata Salvatrice. Fu seppellito al Cimitero Sacrario Rotoli, cappella 4 cella 53, di Palermo.

Tante le sofferenze patite, tanti i dolori non solo per aver lasciato la giovane moglie Angela e i tre figli, ma per le sofferenze patite durante la guerra. Questa vicenda richiama quelle di tanti altri nostri compaesani, morti e dispersi durante entrambi i conflitti mondiali e che hanno patito e sofferto per servire la Patria.

RIPOSA IN PACE SOLDATO SALVATORE BELLANTI

Rita Bevilacqua

 

 

You may also like

ASP Enna. Incontro a scuola sulla vaccinazione contro le malattie infettive

L’importanza delle vaccinazioni, a partire da quelle previste