Processo ai Tambè, disposta una superperizia al loro fucile

Processo ai Tambè, disposta una superperizia al loro fucile

- in Barrafranca, Cronaca

Atteso entro il 30 giugno, il deposito della superperizia chiesta dal Pg al processo d’appello a carico di Giuseppe e Alessandro Tambè, padre e figlio, condannati in primo e secondo grado rispettivamente all’ergastolo e a 21 anni per l’omicidio dell’allevatore Giuseppe Nicolosi. 11 processo d’appello, che si celebra a Catania era prossimo ala conclusione quando, il procuratore generale nella replica alle amnghe dei difensori ha chiesto la conferma delle condanne, ma anche l’espletamento di una perizia mirata ad accertare sei! fucile a canna lunga di proprietà degli imputati, indicato come l’arma del delitto, può sparare cartucce che lasciano un residuo contenente stagno.
Su uno dei repertì analizzati all’epoca del delitto, avvenuto la sera del 29 luglio del 2006, sono state trovate tracce di stagno e il Pg ha chiesto al-la Corte di valutare un eventuale accertamento tecnico ulteriore a conferma della compatibilità del fucile. Gli avvocati Giuseppe Paolo Piazza e Salvatore Catania Milluzzo, avevano sviscerato i motivi per i quali la Corte di Cassazione ha annullato per ben 2 volte con rinvio la sentenza d’appello e il Pg aveva chiesto di replicare. La Corte ha disposto la perizia chiesa dall’accusa e si attende il deposito perché il 30giugno è stata già fissata l’udienza per sentire l’esperto che dovrà esporre le proprie conclusioni. li movente secondo le accuse sarebbe scaturito da contrasti peri! passaggio del bestiame e proprio la mattina la mattina dell’omicidio c’era stata una lite tra i Tambè ed il fratello della vittima. Nicolosi venne assassinato con una fucilata sparata da qualcuno appostato nel buio. Al processo ala famiglia Nicolosi è costituta parte civile con gli awocati Gaetano Giunta e Marino.
giu mar fonte la sicilia

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