Gruppo Agesci Barrafranca 1 a Roma per l’udienza con Papa Francesco: ” E’ stata una bella esperienza e una grande emozione”.

Gruppo Agesci Barrafranca 1 a Roma per l’udienza con Papa Francesco: ” E’ stata una bella esperienza e una grande emozione”.

- in Associazioni, Barrafranca

Il Gruppo scouts A.G.E.S.C.I. Barrafranca 1 presente all’udienza del 13 giugno scorso di Papa Francesco. Nella cittadina barrese da anni a dirigere diverse generazioni di bambini sono i dinamici coniugi Gaetano e Letizia La Quatra.

Papa Francesco agli scout Agesci ha detto: “Siete una parte preziosa della Chiesa in Italia”
“Voi siete una parte preziosa della Chiesa in Italia. Voi offrite un contributo importante alle famiglie per la loro missione educativa verso i fanciulli, i ragazzi e i giovani”. Quella mattina, in una piazza san Pietro gremita presenti circa 100mila scout da tutta Italia e in questo modo Papa Francesco si è rivolto anche ai membri dell’Agesci, l’Associazione guide e scout cattolici italiani ricevuti in udienza. “I genitori – ha detto il Pontefice – ve li affidano perché sono convinti della bontà e saggezza del metodo scout, basato sui grandi valori umani, sul contatto con la natura, sulla religiosità e la fede in Dio; un metodo che educa alla libertà nella responsabilità. Questa fiducia delle famiglie non va delusa! E anche quella della Chiesa: vi auguro di sentirvi sempre parte della grande Comunità cristiana”.Nel suo discorso Francesco ha rimarcato “la forte domanda di educazione e di ascolto rivolta alle vostre comunità capi, alle parrocchie e alla Chiesa nel suo insieme”. Nel panorama delle associazioni scout a livello mondiale, ha dichiarato il Papa, “l’Agesci è tra quelle che investono di più nel campo della spiritualità e dell’educazione alla fede”. “Ma c’è ancora tanto da lavorare, perché tutte le comunità-capi ne comprendano l’importanza e ne traggano le conseguenze». A tale riguardo Francesco si è congratulato con l’Agesci per i «momenti formativi per i capi sull’accostamento alla Bibbia, buone iniziative”, che, è stato l’auspicio del Pontefice, non siano solo “momenti sporadici, ma che si inseriscano in un progetto di formazione continua e capillare, che penetri fino in fondo nel tessuto associativo, rendendolo permeabile al Vangelo e facilitando il cambiamento di vita. Sono certo che l’Agesci può apportare nella Chiesa un nuovo fervore evangelizzatore e una nuova capacità di dialogo con la società”.

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