Palermo. Performance di Bibi Bianca, al “Sea Club” di Mondello per la presentazione del suo nuovo libro “Il ladro di cannoli”.  

Palermo. Performance di Bibi Bianca, al “Sea Club” di Mondello per la presentazione del suo nuovo libro “Il ladro di cannoli”.  

- in Libri, Sicilia

Palermo, 4 giugno 2015 – Con la formula della performance Bibi Bianca, domani sera alle 21, presenterà, al Sea Club di Mondello in Viale Galatea, 13, il suo nuovo libro Il ladro di cannoli, ambientato nella Sicilia bizzarra e sulfurea dei primi del 1600. Cinquanta minuti di dissertazioni a braccio, passando da Coelho a Properzio, dal Marchese di Villabianca a Redfild, da Pitré a Bosch, da Garibaldi a Carmelo Bene, nel rispetto del Kabaret ( quello scritto col K) dello Chat Noir, con il commento musicale di Giovanni Messina, portando per mano lo “spettatore” tra voli pindarici attraverso i vicoli della Palermo delle 4 sante e dei 7 angeli. Il libro schizza personaggi storici: nobili, pretori, poeti, delinquenti comuni, inquisitori, condannati. Sussurra verità, per quei tempi scomode: il rapporto stretto fra mafia e nobiltà; la connivenza tra baroni e Santo Ufficio; l’appartenenza delle ossa rinvenute nella grotta, accreditate a Santa Rosalia; i dubbi sull’identità dei Beati Paoli; la ferocia e la miseria di una città chiamata felice. Andrea e Angelo, due ladri “a modo”, antieroi per eccellenza, per togliere dal mondo della prostituzione le rispettive fidanzate e rientrare nel benessere standard di una famiglia di piccoli commercianti, entrano nel giro della “maffia”, embrione della mafia, inizialmente collegata alla necessità dei baroni di controllare i flussi d’acqua per l’irrigazione dei latifondi. Una scelta difficile, sempre rinviata, che diventa però necessaria e che conduce a una verità per Andrea impensabile…

 Bibi Bianca, attore, regista e scrittore palermitano, da sei anni ormai, vive metà dell’anno in Brasile dove insegna teatro al Colegio Cecilia Meireles di Palotina nel Paraná, una scuola di teatro palermitano, in lingua portoghese, dove è riuscito a conciliare la gestualità e l’anima popolare siciliana con la tipica saudade brasiliana, misto di allegria e malinconia. Collabora come giornalista al settimanale Folha, occupandosi delle radici italiane presenti in maniera notevole nei tre stati del Sud del Brasile: Paraná, Rio Grande do Sul, Santa Catarina. Ultimamente ha pubblicato con la Imprevale il libro O assassino de Palotina.

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