Ente provincia. Tra le varie problematicità la viabilità provinciale con 18 strade interdette al traffico mentre 40 registrano forti limitazioni di portata, velocità e saltuarietà.

Ente provincia. Tra le varie problematicità la viabilità provinciale con 18 strade interdette al traffico mentre 40 registrano forti limitazioni di portata, velocità e saltuarietà.

- in Enna, Politica

 

Si pubblica un comunicato a firma dei dipendenti della provincia Luigi Scavuzzo, Ignazio Merlisenna, Giuseppe Gatto Antonella Buscemi e Giuseppe Colajanni. Ad oltre due anni dalla soppressione delle Province Regionali il mancato avvio del processo di istituzione dei Liberi Consorzi Comunali da parte della Regione ed il contestuale e plurimo intervento del legislatore statale, volto a sottrarre nel corso di un triennio tutte le entrate proprie dell’Ente (derivanti dalle tasse pagate nel territorio per RCA e IPT), ha ingenerato un corto circuito giuridico/finanziario dal quale derivano effetti perversi che incidono ed incideranno sempre più pesantemente sui servizi essenziali resi ai cittadini e sul personale a tempo indeterminato e determinato dell’Ente. Prima di esaminare tali effetti, occorre chiarire che la Provincia al momento della sua soppressione e a tutt’oggi non ha una situazione economicamente deficitaria né alcun debito pregresso, caratterizzandosi sullo scenario regionale per una sana gestione finanziaria dimostrabile con il fatto di avere ridotto nel periodo 2008 – 2014 la spesa corrente del 50% circa e la spesa del personale del 25%, cui si aggiungerà una ulteriore riduzione del 25% circa con la mobilità verso lo Stato del personale distaccato presso il Liceo Linguistico e con i prepensionamenti. Il prelievo forzoso da parte dello Stato di circa quattro milioni di euro nel 2015, di sette milioni nel 2016 e di dieci milioni nel 2017, fa precipitare l’Ente in un baratro finanziario ben più grave delle situazioni di dissesto in cui versano diversi Comuni, poiché l’anomalia del caso non lascia spazio per l’adozione di piani pluriennali di riequilibrio finanziario. La grave situazione emergenziale sopra sintetizzata, più volte denunciata, senza risposte, a tutte le autorità sovraordinate, comporta l’adozione di atti e di misure di compressione della spesa gravidi di disastrose ricadute sociali ed economiche le cui insopprimibili responsabilità ricadono, loro malgrado, sui Dirigenti obbligati a garantire servizi pubblici essenziali con irrisorie risorse finanziarie, quali la sicurezza e la fruibilità degli Istituti Scolastici e della viabilità provinciale ( 18 strade sono già interdette al traffico e 40 sono aperte con forti limitazioni di portata, velocità e saltuarietà ) e su Dirigenti obbligati a ridurre ulteriormente la spesa del personale, nel rispetto di precisi vincoli normativi. Ferma restando la non negoziabilità delle suddette responsabilità, in alcuni casi anche di carattere penale ed erariale, la dirigenza dell’Ente ha inteso ed intende fronteggiare unitariamente le varie problematiche scaturenti dalla crisi finanziaria, avendo cura di agire con la massima obiettività e trasparenza nei confronti dei cittadini e di tutti i dipendenti. E’ con questo spirito che vengono affrontate le problematiche inerenti il personale a tempo determinato in scadenza di contratto. Per la loro soluzione sono state espletate costanti e ripetute azioni volte a salvaguardare in primo luogo il posto di lavoro. Ciò quale riconoscimento, non formale, del contributo essenziale da tale personale assicurato oramai da tanti anni. In considerazione di ciò, si ritiene doveroso evidenziare che tutto il corpo dirigenziale di questo Ente è fortemente impegnato, in questo momento di straordinaria e gravissima emergenza, nel disperato compito di bilanciare contrapposte esigenze di carattere sociale ed economico, nell’individuazione di soluzioni, giuridicamente percorribili, per ciascuna delle drammatiche problematiche che questo Libero Consorzio è chiamato a fronteggiare a causa dei tagli ai trasferimenti e alle contribuzioni imposti dai numerosi e successivi interventi normativi e, da ultimo, dalla legge di stabilità 2015. Un impegno forte e profuso che questo corpo dirigenziale ha assicurato e continuerà ad assicurare, per cui si respinge, in quanto assolutamente ingiustificata e priva di fondamento, ogni accusa e critica strumentale avanzata a livello mediatico e in occasione di pubblici incontri, nei confronti della dirigenza dell’Ente, con il malcelato scopo di individuare improbabili capri espiatori per una situazione di dissesto finanziario legislativamente indotto, che lo stesso legislatore ha il dovere di risolvere nell’interesse dei cittadini e dei dipendenti provinciali. Con forte senso di responsabilità, nella assoluta consapevolezza che, il taglio delle risorse finanziarie che questo Ente subisce, non può e non deve penalizzare il futuro lavorativo dei suoi dipendenti e la sua collettività, si auspica che tutte le forze politiche del territorio provinciale, regionale e nazionale si mobilitino, attraverso le opportune azioni politiche per formulare, nelle sedi appropriate, le concrete soluzioni alla gravissima situazione venutasi a determinare.

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