MESSINA. Riunione No Ponte a Palazzo Zanca – Sala della Bandiere – sede del Comune.

MESSINA. Riunione No Ponte a Palazzo Zanca – Sala della Bandiere – sede del Comune.

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Salone gremito di gente particolarmente attenta nel prendere atto di criticità e lacune del progetto “definitivo” per il Ponte sullo Stretto di Messina. Erano presenti, tra gli altri, il commercialista Elio Conti Nibali, l’avvocato Carmelo Briguglio, Laura Giuffrida – del Pd –  Guido Signorino –  economista e professore di Diritto e Scienze Politiche e rappresentante del comitato “Invece del Ponte” – e Sergio De Cola, ex assessore della Giunta Accorinti. Il pubblico presente ha preso atto pure del silenzio, sulla questione “Ponte sullo Stretto”, della Amministrazione Comunale messinese. Ad apertura dei lavori, Laura Giuffrida ha ringraziato i tantissimi cittadini che veicolano informazioni corrette contrastando la propaganda “che mira a disinformare”. Elio Conti Nibali ha stigmatizzato il diniego ricevuto da “Invece del Ponte” a partecipare al tavolo tecnico indetto dalla Amministrazione Comunale di Messina. Durante l’incontro a Palazzo Zanca, Sala delle Bandiere, è stato fatto rilevare come la Sindaca di Villa San Giovanni abbia richiesto ai cittadini e alle associazioni di partecipare con contributi e proposte. Durante l’incontro, poi, ci si è chiesto cosa dirà il Sindaco di Messina alla Conferenza dei Servizi in programma a Roma il 16 aprile 2024 e se accetterà le decisioni che gli verranno comunicate. Guido Signorino ha poi ribadito la carenza e contraddittorietà dell’analisi costi/benefici, rilevando, tra l’altro, la completa assenza dell’analisi finanziaria dell’opera, la mancata copertura del costo totale  dell’investimento, il crollo dei posti di lavoro esplicitati da 140 mila  a 2.645 nuovi occupati. Particolare attenzione è stata rivolta ai dati trasportistici, in particolare per quanto si riferisce all’assunto secondo cui il ponte cancellerebbe totalmente i traghetti sullo Stretto, smentito più volte alla Camera dei Deputati dagli stessi armatori privati. Sergio De Cola ha raccontato solo alcune delle incongruenze ritrovate tra le pagine dei documenti consultati. Gli elaborati che accompagnano il progetto sono pochi rispetto alla imponenza dell’opera         e il “presunto” aggiornamento è solo un continuo rinvio al progetto esecutivo. Si fa riferimento a piani urbanistici e programmi ormai inesistenti o fortemente modificati. Tra i tanti, il Piano Regolatore del Porto – approvato nel 2019. I progettisti non sanno nemmeno che esiste e si riferiscono al piano previgente. . Durante l’incontro, emerso pure il fatto che per le ferrovie si utilizza un sistema di “controllo marcia/treno” che, è scritto nelle carte, “non può essere utilizzato durante il transito su ponti in ferro”. A conclusione dei lavori, l’avvocato Carmelo Briguglio ha fatto riferimento all’avviso per l’avvio delle procedure di esproprio. Un avviso in cui si riscontra un buco nel percorso fin qui seguito: finora non è mai stato apposto nessun vincolo su tutte le aree interessate al percorso della ferrovia dal centro città fino alla zona sud. “L’avviso – ha concluso Briguglio – lungi dall’apportare novità, aggiunge ulteriore incertezza alla approvazione del progetto definitivo da parte del CIPESS. GAETANO MILINO     

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