I tre consiglieri comunali di “Noi per Pietraperzia” respingono le accuse del sindaco Salvuccio Messina.

I tre consiglieri comunali di “Noi per Pietraperzia” respingono le accuse del sindaco Salvuccio Messina.

- in Pietraperzia

Chiedono le dimissioni del primo cittadino di Pietraperzia e della giunta municipale.

Il documento, in risposta al post del sindaco di Pietraperzia, sottoscritto dai tre consiglieri comunali di Noi per Pietraperzia Angelo Vullo, Lorenza Nicoletti e Vincenzo Milazzo. Il primo cittadino Salvuccio Messina, con un post su facebook Comune di Pietraperzia aveva rivolto ai tre diverse accuse. Questo il documento integrale di Angelo Vullo, Lorenza Nicoletti e Vincenzo Milazzo: “Il gruppo consiliare “Noi per Pietraperzia”, non avevamo nessuna intenzione di fare alcuna dichiarazione pubblica in merito al consiglio comunale del 12 marzo corrente mese, visto che lo stesso è stato ripreso con la diretta”. “Nel suddetto consiglio comunale, – scrivono ancora Vullo, Nicoletti e Milazzo – dove il sindaco Salvuccio Messina tra l’altro non era presente, si è discusso il punto riguardante il rendiconto. In quel consiglio comunale forse il sindaco oltre a non essere presente, non ha nemmeno ascoltato la registrazione, perché Noi per Pietraperzia in quella sede e in quel momento abbiamo dato i giusti chiarimenti sul perché avessimo scelto di non votare in modo favorevole l’approvazione del suddetto punto. Ma poiché il sindaco non ama essere contraddetto e non ama avere nessuna opposizione, ha pensato bene di pubblicare un post su un social pur di screditarci agli occhi dei cittadini per emergere lui. Ci sentiamo quindi in dovere di rispondere a quanto detto dal sindaco e ribadire ancora una volta il perché non abbiamo approvato il punto in discussione”. “Noi per Pietraperzia” – si legge nello stesso documento di Lorenza Nicoletti, Vincenzo Milazzo e Angelo Vullo – siamo stati additati dal sindaco come maggiori responsabili e colpevoli dello sfacelo in cui il nostro Comune si sta trovando, pertanto è nostro dovere informare la cittadinanza sui fatti veramente accaduti e non su quanto dichiarato dal sindaco sul social per giustificarsi agli occhi dei pietrini e per giustificare la sua negligenza nel suo operato, facendo ricadere la colpa su noi. I tre scrivono ancora: “È doveroso ribadire poiché il sindaco nella sua dichiarazione dice che noi ex assessori di maggioranza Vullo e Nicoletti e il consigliere Milazzo abbiamo abbandonato la maggioranza, non risulta veritiero, come si evince da qualche precedente consiglio comunale e articoli vari pubblicati sia sulla pagina Facebook che sulla cronaca di Radio Luce. Il sindaco forse non ricorda che è stato lui a rimuovere gli assessori dagli incarichi, che da “scomodi” ad un tratto diventano “utili”.
I tre di Noi per Pietraperzia respingono poi le accuse del sindaco su un loro passaggio con l’opposizione di Insieme per Pietraperzia. “Il sindaco inoltre dichiara – aggiungono Vincenzo Milazzo, Lorenza Nicoletti e Angelo Vullo – che ci siamo associati al gruppo di opposizione di Di Gloria, Di Blasi e Giusa, cosa che non risulta a verità, perché noi siamo un gruppo indipendente che non condivide l’operato del sindaco e della giunta e lo abbiamo manifestato apertamente nei consigli comunali, dando e chiedendo chiarimenti, cosa che invece non viene fatta né dal sindaco né dagli assessori né dai consiglieri del suo gruppo. Tant’è vero che quando ci sono stati dei punti da votare per il bene della collettività, Noi per Pietraperzia non ci siamo mai tirati indietro, votando in modo favorevole”. I tre poi chiariscono i motivi del loro voto contrario al consuntivo 2022. “Il rendiconto – è scritto ancora nel lungo documento – non è stato votato da noi in modo favorevole, in base a quanto detto dall’organo di revisione nella relazione inviata a questo Comune. L’organo di revisione afferma di “non essere in grado di esprimere giudizi sull’attendibilità del risultato di amministrazione che, alla luce di quanto evidenziato potrebbe subire un notevole peggioramento, nell’intesa che per le riserve espresse si provveda entro il termine di approvazione del rendiconto da parte del consiglio comunale a rettificare il rendiconto, e pertanto non si può esprimere un giudizio positivo”. “La verità è che l’assessore al ramo Salvatore Russo e il sindaco Salvuccio Messina – si legge nel documento di Noi per Pietraperzia – non sono stati in grado di fare in modo che si chiudesse il bilancio 2022, proprio perché, per come è stato detto nel consiglio comunale del 12 marzo, hanno dato la disponibilità al ragioniere Marino di andarsene, unica persona in grado di poter chiudere il bilancio. Adesso, non possono accusare chi non è più nell’amministrazione da quasi un anno, per le loro negligenze. Da premettere che hanno cercato di arrabattarsi dando l’incarico anche a una società esterna per poter chiudere il bilancio 2022, una spesa superflua e inutile, ovviamente sempre a carico della collettività pietrina. Allora è questo il bene che cercano per i cittadini? Siamo noi gli “schizofrenici”? Forse farebbero prima a fare un mea culpa e ammettere i propri errori e i danni creati ai cittadini, senza far ricadere necessariamente la responsabilità di tutto ciò su chi non siamo più nell’amministrazione”. “Inoltre, è giusto chiarire – scrivono ancora Lorenza Nicoletti, Angelo Vullo e Vincenzo Milazzo – che il commissario ad acta che il sindaco dice di aver fatto intervenire per sbloccare l’azione amministrativa, in realtà è stato nominato dalla regione, poiché i termini di approvazione del consuntivo erano già abbondantemente superati. Da tutto ciò è scaturito il nostro voto sfavorevole, non volendo anche incorrere a delle penalità a cui si potrebbe andare incontro se dovessero venire fuori eventuali danni erariali. La responsabilità è dell’attuale amministrazione e non di chi non ne fa più parte”. E aggiungono: “Sicuramente il nostro voto sarebbe stato favorevole se tutto ci fosse stato chiarito, così come avevamo chiesto, e la relazione dei revisori sarebbe stata positiva. In ultimo è giusto far notare, visto che il sindaco scrive che adesso per colpa nostra Pietraperzia si trova in ristrettezze, che nulla sarebbe cambiato anche se il voto fosse stato favorevole e il rendiconto approvato, poiché già precedentemente la corte dei conti si era espressa con un piano di rientro per ripianificare i debiti, per cui Pietraperzia avrebbe dovuto necessariamente avere delle ristrettezze. A conclusione del documento, arriva l’affondo di Noi per Pietraperzia: “Infine, vorremmo suggerire al sindaco che i problemi amministrativi non vanno affrontati sui social, ma nei consigli comunali, pertanto, ancora una volta il gruppo Noi per Pietraperzia, chiede le dimissioni del sindaco e della giunta per la loro totale incapacità gestionale, questo sarà sicuramente un bene per Pietraperzia”. GAETANO MILINO

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