BARRAFRANCA. “Sud Chiama Nord” perde pezzi. Lasciano tale partito i candidati consiglieri comunali Emilio Rocco Catalano e Alessandro Crapanzano.

BARRAFRANCA. “Sud Chiama Nord” perde pezzi. Lasciano tale partito i candidati consiglieri comunali Emilio Rocco Catalano e Alessandro Crapanzano.

- in Barrafranca

Alle amministrative 2023 “Sud Chiama Nord” sosteneva la coalizione Ricostruire Barrafranca” del candidato sindaco Gaetano Giunta. Il problema nasce con l’ingresso in “Sud Chiama Nord” di Salvatore Bonincontro, eletto nella coalizione “Primavera Barrese” che fa capo all’attuale sindaco Giuseppe Lo Monaco. Bonincontro, nonostante sia passato nelle fila di “Sud Chiama Nord”, avrebbe dichiarato di continuare ad appoggiare la maggioranza del governo cittadino che fa capo all’attuale sindaco Giuseppe Lo Monaco. Da registrare che Emilio Rocco Catalano e Alessandro Crapanzano hanno restituito la tessera di “Sud Chiama Nord”. I due hanno ribadito di mantenere sostegno ed appoggio a “Ricostruire Barrafranca” e al consigliere comunale che rappresenta tale lista Gaetano Giunta. Questo il comunicato integrale di Emilio Rocco catalano ed Alessandro Crapanzano:

Riteniamo sia opportuno chiarire alcune cose, riguardo l’attività politica locale.  Alle scorse elezioni amministrative, ci siamo presentati all’interno della compagine politica “Ricostruire Barrafranca” in rappresentanza del movimento “Sud Chiama Nord”, contrapponendoci alle altre formazioni presenti, compresa la coalizione che attualmente amministra il nostro territorio.  In questi mesi, insieme agli amici del Movimento 5 Stelle abbiamo lavorato per dar voce alle tante istanze dei cittadini a supporto del nostro candidato Sindaco Gaetano Giunta, oggi membro del Consiglio Comunale. Rimaniamo coerenti a quanto detto in campagna elettorale e per trasparenza assoluta comunichiamo alla città di non far più parte del movimento “Sud Chiama Nord” per sopraggiunte cause di incompatibilità politica, nonché, di coerenza e credibilità. Riteniamo inaccettabile, dannoso e per nulla credibile il fatto di far coesistere in un piccolo comune come il nostro 2 correnti opposte dello stesso partito, uno di maggioranza e uno di opposizione, così come riferitoci dal coordinatore regionale Onorevole Danilo Lo Giudice.  L’ingresso del consigliere comunale Salvatore Bonincontro nel movimento “Sud Chiama Nord” è il chiaro segnale di una maggioranza scossa all’interno da grandi contraddizioni. La compattezza sbandierata in campagna elettorale e rivendicata una volta assunto il governo della città è solo esteriore: lo dimostra questo passaggio, verificatosi ad appena qualche mese dall’insediamento. Non convincono le spiegazioni date dai registi di questa transumanza, probabilmente stanchi di essere ricordati per aver solamente riscaldato le poltrone all’interno del palazzo di città e nel vano tentativo di ritornare alla ribalta, tentano nuove fortune, dandosi al cinema fantascientifico, con l’unico fine di far passare una truffa elettorale come un qualcosa di normale o addirittura necessario per il “bene comune”. Ci teniamo a precisare che con queste persone non abbiamo nulla da spartire e ci dissociamo da ogni loro azione presente e futura. Si tratta, infatti, degli stessi soggetti che nel momento in cui la città gridava aiuto, hanno preferito girarsi dall’altro lato, rimanendo a guardare e spianando la strada verso la vittoria a chi in passato ha danneggiato l’ente, con scelte politiche discutibili e dannose e che da oltre un decennio hanno solamente prodotto un enorme default, trascinando il nostro comune nel baratro del dissesto finanziario.  E’ troppo comodo adesso parlare di “scelta politiche volte al bene comune”, affermando che il sostegno all’amministrazione e all’attuale sindaco non intacca i valori di “Sud chiama Nord”, valori che il consigliere Bonincontro ha inteso oggi sposare con grande orgoglio. Dov’erano quei valori quando ha scelto la lista con cui candidarsi per le amministrative? La verità è che la frammentazione della primavera esiste e disorienta un elettorato già abbastanza frustrato e sfiduciato, bisogna, pertanto, prendere atto dell’inganno e dissociarsi da loro di conseguenza.  Sotto le apparenze di concordia e unità, si nascondono una serie di nodi che la coalizione ha evitato di sciogliere durante la campagna elettorale e che potrebbero venire al pettine da un momento all’altro. Già questo primo segnale, preludio di quello sarà il futuro prossimo di questa amministrazione non è incoraggiante e se a ciò aggiungiamo anche la presenza tra i membri della maggioranza, di consiglieri tesserati con le destre di governo nazionale, la marmellata è servita.  Per concludere ci teniamo a ribadire, che rimaniamo al fianco del nostro consigliere comunale Gaetano Giunta e a tutta la coalizione “Ricostruire Barrafranca”, all’interno della quale continueremo a spenderci per raggiungere con forza i nostri obiettivi che rimangono sempre gli stessi: lo sviluppo di un progetto di ricostruzione territoriale il cui perno centrale è l’affermazione delle idee e dei valori civici della buona amministrazione. Questo progetto si propone di unire le diverse forze politiche del territorio, inclusi i gruppi autonomisti, europeisti ed ecologisti, in opposizione all’attuale amministrazione comunale che ha già dimostrato nei fatti di essere distante dai problemi dei cittadini. In questi mesi abbiamo tutti assistito all’invio massivo di tributi comunali già scaduti, alla mancata attuazione del programma elettorale sul tema dell’acqua pubblica, sulla mancata revisione del faraonico piano Aro, che comprende servizi non resi e/o mal espletati e che grava sull’intera collettività. I cittadini che ci hanno sostenuto, da tempo, chiedono un cambio di passo radicale. È necessario quindi cominciare a lavorare per offrire finalmente alla città un programma politico ambizioso che risponda ai bisogni dei cittadini e che sia alternativo alla marmellata consociativa che attualmente governa il nostro territorio. Il nostro obiettivo sarà quello di formare una nuova classe politica incorruttibile, lontana dai condizionamenti del mercante del tempio e rappresentativa del civismo vero. GAETANO MILINO

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