PIETRAPERZIA.  Esame eventuale revoca al presidente del consiglio comunale. L’Assessorato Regionale Autonomie Locali chiede la convocazione del consiglio comunale per trattare tale punto.

PIETRAPERZIA.  Esame eventuale revoca al presidente del consiglio comunale. L’Assessorato Regionale Autonomie Locali chiede la convocazione del consiglio comunale per trattare tale punto.

- in Pietraperzia

In caso di mancata convocazione, verrà nominato, allo scopo, un commissario ad acta a spese dell’amministrazione comunale. La problematica sorge a seguito della richiesta inviata alla Regione dai consiglieri di “Insieme per Pietraperzia” Calogero Di Gloria, Giusy Di Blasi e Rosa Maria Giusa. Tale documento firmato anche dai tre consiglieri comunali di “Per Pietraperzia” Angelo Vullo, Lorenza Nicoletti e Vincenzo Milazzo. “Sei consiglieri comunali – si legge nella risposta dell’’Assessorato Regionale Autonomie Locali – in ragione del comportamento del Presidente del Consiglio Comunale hanno sollecitato ‘l’intervento di questo ufficio al fine di ottenere un intervento che ripristini la regolarità amministrativa’. “Riferiscono i predetti consiglieri comunali – si legge ancora nella risposta dell’Assessorato – di avere presentato – in data 19.06.2023 – una mozione di revoca del Presidente del Consiglio Comunale in conformità alle previsioni e procedure del Tuel dello Statuto e Regolamento Comunale e che in data 05.07.2023 veniva convocato il Consiglio Comunale con un ordine del giorno diverso da quello richiesto”. Nello stesso documento dell’Assessorato si cita la risposta della Segretaria Comunale che chiedeva ai sei consiglieri comunali in questione di presentare “ una formale proposta di deliberazione di revoca del Presidente del Consiglio Comunale”. Gli stessi consiglieri, il 27 luglio 2023, hanno contestato le deduzioni della Segreteria Comunale e insistito per la convocazione del Consiglio Comunale “finalizzato a discutere la mozione di revoca del Presidente del Consiglio presentata in data 19.06.2023”. Il 6 settembre 2023 gli stessi consiglieri comunali, “preso atto della mancata convocazione del Consiglio Comunale da parte del Presidente, hanno presentato una nuova mozione di revoca dettagliatamente motivata”. “Anche quest’ultima richiesta, riferiscono gli esponenti, è rimasta priva di riscontro e, pertanto hanno chiesto l’attivazione dell’intervento sostitutivo di questo ufficio”. “Con una pec successiva del 29.11.2023, – si legge ancora nel riscontro dell’Assessorato Autonomie Locali – il consigliere Calogero Di Gloria ha integrato la precedente richiesta inviando la deliberazione di Consiglio Comunale N° 28 del 14 luglio 2023 e l’articolo 20 ter dello Statuto Comunale che disciplina la mozione di revoca del Presidente e/o vice Presidente del Consiglio Comunale”. Nel documento dell’Assessorato vengono poi citate diverse norme che regolamentano la problematica. Nella stessa “lettera” dell’Assessorato Regionale Autonomie Locali si legge: “Per le considerazioni sopra esposte, si ritiene che la Signoria Vostra debba dare seguito alla richiesta prodotta dai consiglieri comunali convocando l’organo consiliare, nel rispetto delle norme di legge, statutarie e regolamentari che disciplinano il funzionamento dell’organo medesimo”. A conclusione è scritto: “Si avverte, pertanto, che nel caso di eventuale inerzia da parte della S. V., in ordine al suddetto adempimento, sarà valutata l’opportunità di nominare un commissario ad acta con onere a carico di codesta amministrazione”. GAETANO MILINO           

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