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L’evento, tenuto nella chiesa Madre l’8 marzo 2023, è stato organizzato dalla Confraternita “Maria Santissima Addolorata”, Governatrice Giusy Marotta. Al tavolo della presidenza la psicologa Maria Carmela Bongiovanni, il mariologo don Filippo Celona, il parroco della Madrice di Pietraperzia don Osvaldo Brugnone e il capitano Emanuele Grio, comandante la Compagnia Carabinieri di Piazza Armerina. Tra i presenti il brigadiere Francesco Milazzo – stazione carabinieri di Pietraperzia – il vicesindaco Angelo Vullo e gli assessori Lorenza Nicoletti e Michele Corvo. I lavori introdotti da don Osvaldo Brugnone. Il parroco della Matrice ha detto “Quella che abbiamo organizzato vuole essere un convegno ma anche un confronto e una occasione per delle riflessioni sulla figura della donna. Questa deve essere una festa sociale, economica e politica e vuole ricordare come, ancora oggi, in molti Paesi la donna sia oggetto di discriminazioni di vario tipo”. Ha poi detto che “la Festa della donna in America si celebra fin dal 1909 mentre in Italia le celebrazioni sono partite nel 1922”. Don Filippo Celona, ad apertura del suo intervento, ha spiegato il significato del termine “Mariologia”. “Si tratta – ha detto don Filippo Celona – di un corso di specializzazione e studi sulla Vergine Maria in riferimento a Gesù”. “IL Signore – ha continuato don Filippo – ci dice di costruire un futuro ed una visione diversi”. Ha poi parlato delle donne nella Sacra Scrittura. “Donne prefigurazione della Vergine Maria. Nel Libro del Siracide non compare nessuna donna. Maria va compresa in stretta correlazione con le altre madri di Israele”. Don Filippo Celona ha poi illustrato le figure di Abramo, Isacco e Giacobbe, “Da questa triade parte il Popolo Santo di Cristo. Maria è Madre universale di Cristo e di quanti formano un unico corpo con Cristo”. Dare la vita – ha continuato don Filippo Celona – non è solo un fatto biologico – ma deve portare vita ovunque si trovi senza riserve”. E ha concluso: “La Sacra Scrittura esalta la donna. Ognuno di noi ha una storia. Noi siamo una meraviglia agli occhi di Dio”. Maria Carmela Bongiovanni ha fatto cenno sella violenza sulle donne nel passato e nel presenti e citato i punti di forza della donna stessa. “Nelle prime società – ha detto Maria Carmela Bongiovanni – la donna era in una posizione subordinata. “Lei è riuscita a conquistare l’autonomia anche grazie alla emancipazione. La psicologa ha poi accennato anche al riconoscimento, nel 1975, della patria potestà anche alle donne. “L’approccio con il femminismo ha creato il contesto per stabilire nuove relazioni madre figlia”. Maria Carmela Bongiovanni ha poi detto che “L’autostima, connessa alle competenze che si acquisiscono, mi consente di realizzarmi meglio anche dal punto di vista professionale. La prevenzione è molto importante. Dobbiamo conoscere il fenomeno e mettere in atto gli strumenti necessari”. Maria Carmela Bongiovanni ha poi parlato della violenza di genere ed ha continuato: “La violenza si manifesta nello squilibrio relazionale nella coppia e c’è la volontà di controllo sull’altro. Esiste anche la violenza psicologica che sfociano nel lavaggio del cervello e nel plagio”. E ha concluso: “La prevenzione passa anche attraverso la costruzione di un sistema di rete di cui fanno parte figure professionali, scuola, agenzie, famiglie. Il tutto al fine di attivare un sistema di protezione al fine di denunciare eventuali violenze che vengono subite o di cui si è a conoscenza”. Il capitano dei carabinieri Emanuele Grio ha evidenziato l’importanza della prevenzione e del contrasto. “Prevenire, perseguire e proteggere anche attraverso politiche integrate. Parlare con più persone infonde coraggio. Chiediamo aiuto anche al NUE – Numero Unico di Emergenza 112. Chiedete aiuto, denunciate. Non restiamo indifferenti. Fermiamo la violenza in tempo”. L’ufficiale dell’Arma ha poi detto che “è importante la conoscenza dei fenomeni familiari. Qualora si venga a conoscenza di csi di violenza non giriamoci dall’altra parte. Sono previste, inoltre misure apposite quali assistenza legale gratuita, misure di sostegno, alle vittime”. “Ci serve – ha continuato il capitano Emanuele Grio – la collaborazione di tutti. è necessario conoscere le condizioni socio-economica. I Servizi Sociali è fondamentali per bloccare alcuni comportamenti. Non bisogna avere paura di denunciare perché, qualora non lo si faccia, lo stalker aumenta i suoi comportamenti negativi verso l’altro. Bisogna inoltre tenere un diario in cui annotare, ricordare e riportare gli eventi importanti, utili in caso di denuncia”. Il capitano Emanuele Grio ha concluso: Conservate lettere o email a contenuto offensivo o intimidatorio”. Il vicesindaco Angelo Vullo: “Cerchiamo di prestare la massima attenzione anche ai nostri figli per cercare di cogliere situazioni particolari che potrebbero sfociare in violenze verso l’altro”. Al termine La Governatrice Giusy Marotta ha dato lettura di un messaggio. Il testo: “La donna più celebre della storia era semplicemente la serva di Dio o la prima femminista? Per fede cristiana Maria è la più importante donna della storia e la pòiù grande di tutte perché serva di Dio”. “Per questo – ha continuato Giusy Marotta – è stata la protagonista principale e determinante della più grande ‘Storia dell’umanità’”. La Governatrice ha concluso: “Dio, infatti, non ha strumentalizzato Maria nell’opera della Redenzione chiedendoLe tutto, solo perché Lui era Dio, ma l’ha sommamente rispettata, ascoltata e valorizzata”. A conclusione della serata, ad ogni relatore consegnata una icona dell’Addolorata. A tutti i presenti un mazzolino di mimose con allegato un bigliettino con su scritte le parole pronunciate da Maria di Nazareth : “Eccomi, sono la serva del Signore, si compie in me la Tua Parola”. GAETANO MILINO