INCENDI, BONFANTI (WWF SICILIA CTR): ”TELEFONI DI EMERGENZA IN TILT, CATASTROFE IMMANE CONCLAMATA. NELLE CAMPAGNE LO STATO E’ SCOMPARSO, MA NESSUNO VUOLE AMMETTERLO”

INCENDI, BONFANTI (WWF SICILIA CTR): ”TELEFONI DI EMERGENZA IN TILT, CATASTROFE IMMANE CONCLAMATA. NELLE CAMPAGNE LO STATO E’ SCOMPARSO, MA NESSUNO VUOLE AMMETTERLO”

- in Attualità
Protezione Civile, forestale, vigili del fuoco, sono mobilitati dalle 18 di questo pomeriggio per controllare le fiamme che sul versante nord ovest della montagna di Erice, che sovrasta la città di Trapani, sta divorando ettari di macchia mediterranea e minacciando alcune abitazioni, 25 luglio 2021. Il fuoco, alimentato dal forte vento di libeccio, sta scendendo lungo le pendici fino a Bonagia arrivando a ridosso delle case. Una villetta è stata investita dalle fiamme ed ha subito alcuni danni prima che riuscissero a intervenire i vigili del fuoco. La strada provinciale 20 è stata chiusa dalle pattuglie della polizia municipale di Erice e Valderice per impedire il transito in direzione di Bonagia. ANSA

Dichiarazione di Ennio Bonfanti, presidente WWF Sicilia Centrale:

‘La Sicilia e’ nelle mani dei criminali del fuoco che – da emergenza gravissima – in questi giorni incandescenti hanno fatto precipitare la situazione a livello di catastrofe ambientale conclamata: poco fa io ed un altro volontario abbiamo provato a segnalare uno dei tanti incendi ma il numero di emergenza (sic!) del Corpo Forestale 1515 risulta perennemente occupato (!) mentre il NUE 112 (numero unico di emergenza) ha risposto alla nostra chiamata solo dopo 10 (dieci!) minuti di attesa! Gli operatori, anch’essi avviliti per questa situazione, ci hanno confessato che l’enorme quantita’ di chiamate sugli incendi ha fatto andare in tilt il servizio.
Nessuno vuole ammetterlo, un’ipocrisia generale lo sottace, ma la tragica verita’ e’ che nelle campagne, montagne e boschi della Sicilia lo Stato e’ scomparso ed i criminali del fuoco agiscono nella solare impunita’.
E’ inaccettabile che in un Paese del G8 da mesi una Regione venga letteralmente messa a fuco ma nessun criminale – salvo un caso in provincia di Enna e poco altro – viene individuato. Migliaia di incendi tutti dolosi ma tutti senza uno straccio di sospettato, di indiziato, di colpevole.
Chi – a livello provinciale e regionale – ha le competenze istituzionali nella lotta agli incendiari dovrebbe avere un sussulto di dignita’ e dimettersi seduta stante, provando a scappare per nascondersi altrove per la vergogna della totale incapacita’ di fare il proprio lavoro. Ma ovviamente non succedera’ nulla, e prima o poi il vento portera’ via la cenere
”.

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