Barrafranca. Interrogazione dei consiglieri di opposizione al presidente del consiglio in merito ai fatti accaduti nel consiglio del 18 novembre

Barrafranca. Interrogazione dei consiglieri di opposizione al presidente del consiglio in merito ai fatti accaduti nel consiglio del 18 novembre

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Riceviamo e pubblichiamo una interrogazione a firma del consigliere Salvatore Cumia e sottoscritta dai consiglieri Kevin Cumia, Giuseppe Ferrigno, Clorinda Perri, Alessandro Tambè, Katia Baglio, Jasmine Barresi, relativamentte al consiglio comunale del 18 novembre 2019.

 

Preg.mo Sig. Presidente del Consiglio Comunale

Preg.mo Segretario Comunale

e p.c. Preg.mo Signor Sindaco

Sede

INTERROGAZIONE

Oggetto: Interrogazione ai sensi dell’art. 44 del “Regolamento per leAdunanze ed il Funzionamento del Consiglio Comunale”:

  • Scioglimento della riserva” in merito all’accettazione della carica di Presidente;

  • Censura del suo operato nell’adunanza del 18.11.2019;

  • Richiesta al Presidente del Consiglio di proporre al Consiglio Comunale l’annullamento in autotutela della deliberazione n. 63 del 18.11.2019 nelle forme di legge.

Premesso che:

  • nell’ultimo Consiglio Comunale si sono verificati fatti gravissimi e l’illegittima chiusura della discussione, in quanto la stessa non è stata nemmeno aperta correttamente, poiché veniva enunciato solo l’oggetto della proposta, ma non proseguiva con la relazione sulla proposta di deliberazione del Presidente o dell’Assessore al ramo ex art. 32 del Regolamento;

  • conseguentemente alla violazione del predetto articolo, non veniva integrato il contraddittorio tra i Consiglieri Comunali che, pertanto, venivano lesi nell’esercizio delle loro funzioni;

Considerato che:

  • i gravi fatti accaduti ed i metodi utilizzati, appaiono del tutto ingiusti, in quanto hanno impedito ai singoli Consiglieri Comunali di poter proporre nuovi ed ulteriori emendamenti necessari ad una migliore rimodulazione del PEF 2019, in quanto sovrastimato del 20%;

  • tale condotta ha impedito ai proponenti, non solo di proporre le modifiche, ma anche di chiedere i relativi pareri ai tecnici presenti in aula;

  • tali fatti hanno determinato in maniera illegittima l’approvazione del PEF 2019 sovrastimato, autorizzando l’uso di risorse pubbliche in maniera impropria;

  • non è stata inserita tra i punti all’ordine del giorno la deliberazione relativa alla TARI 2019, compromettendo in tal modo la possibilità di emettere qualsiasi determina che autorizzi il pagamento con relativa copertura finanziaria della spesa relativa al servizio di rimozione e raccolta dei rifiuti;

  • qualora la TARI non venisse approvata nei termini di legge, si rischierebbe una nuova retroattività e danno erariale per l’Ente;

  • dopo la votazione sulla chiusura della discussione, la consigliera Baglio formulava una richiesta di sospensione della seduta, non concessa dal Presidente, senza neppure metterla ai voti ai sensi dell’art. 37 del cit. regolamento;

  • dopo la votazione del Piano, mentre al consigliere Tambè era stata concessa la parola, la maggioranza, in maniera poco rispettosa, ha abbandonato l’aula, temendo il confronto sull’esito della votazione e facendo venir meno, in maniera eclatante e palese, il numero legale;

  • nonostante nessuno avesse chiesto la verifica del numero legale (ex art. 18 cit. reg.), il Presidente, in barba alle più elementari regole di democrazia, anziché rinviare ad un’ora la seduta d’aula ai sensi dell’art. 17 cit. regolamento e art. 23, co. 2 Statuto Comunale, dichiarava chiusa la discussione, interrompendo ed impedendo ai Consiglieri Comunali presenti di potersi esprimere sull’esito della votazione;

Ritenuto che:

  • da diverso tempo il Presidente del Consiglio Comunale, Dr. Giovanni Di Dio, si è appiattito sulle posizioni della maggioranza e dell’Amministrazione Accardi, sostenendo di fatto le loro scelte politiche e amministrative in diverse deliberazioni e contribuendo spesso, con il proprio voto, all’approvazione di importanti atti (ad es. il salato piano economico sui rifiuti);

  • la nuova veste di componente o sostenitore della maggioranza Accardi fa venir meno il ruolo super partes della figura da lei rivestita (come accaduto, a titolo esemplificativo, con il voto contrario al riconoscimento degli estremi di necessità ed urgenza della seduta del Consiglio del 29 Luglio 2019, avente ad oggetto tematiche urgenti, quali: emergenza idrica e rifiuti; degrado e impercorribilità delle strade);

  • non appena il Sindaco avesse avuto una nuova maggioranza politica, il Presidente avrebbe dovuto sciogliere la riserva;

Visto che

  • quanto narrato viola l’art. 97 della Costituzione, in sfregio dei principi di legalità, buon andamento, imparzialità della Pubblica Amministrazione, nonché contrasta con l’art. 42 del TUEL;

  • tale comportamento è lesivo dei principi di democrazia e legalità, all’interno del civico consesso, per inosservanza degli artt. 15, 18 e 23, co. 2, dello Statuto comunale, degli articoli 12, 17, 29, 30, 30-bis, 32, 38 e 40 del “Regolamento per le Adunanze ed Funzionamento del Consiglio comunale”; altresì, è rimasto inoltre non applicato per circa tre anni l’art.10 del Regolamento per la istituzione ed il Funzionamento delle Commissioni Consiliari permanenti e di studio;

I sottoscritti consiglieri comunali per quanto sopra premesso, considerato, ritenuto e visto

INTERROGANO

Il Presidente del Consiglio Comunale,

  1. per sapere se la S.V. intende rimuovere tutte le violazioni e le illegittimità che si sono verificate nell’adunanza del 18.11.2019, proponendo di conseguenza a Codesto Consiglio comunale di annullare in autotutela la deliberazione n. 63/2019 e il relativo verbale di seduta straordinaria ed urgente del Consiglio Comunale del 18.11.2019 e inerente il PEF 2019, poiché viziati ed illegittimi perché adottati in contrasto l’art.97 della Costituzione, l’art. 42 del Tuel, per inosservanza, inoltre, degli articoli 15, 18 e 23, co. 2, dello Statuto comunale, degli artt. 12, 17, 29, 30, 30 bis, 32, 38 e 40 del Regolamento per il Funzionamento del Consiglio comunale, nelle forme di legge;

  2. per sapere e conoscere se intende sciogliere la riserva dichiarata nel Consiglio Comunale del 5 Luglio 2016, rassegnando le dimissione dalla carica di Presidente del Consiglio, per i motivi sopracitati, considerato che la S.V. fa parte della compagine di maggioranza o in alternativa simpatizza per la stessa, venendo meno all’imparzialità e al ruolo di garante del Consiglio Comunale che lo dovrebbero contraddistinguere.

Si chiede che alla presente venga data risposta scritta ed orale, riservandosi all’esito della risposta del Presidente, di chiederne la trasformazione in mozione. Attesa l’importanza della stessa, si chiede altresì, che la presente interrogazione sia inserita all’ordine del giorno della prima seduta consiliare utile.

Barrafranca 26.11.2019

I Consiglieri Comunali interroganti

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