PIETRAPERZIA. “Consacrati e consacrate sono una presenza feconda nella nostra diocesi”.

PIETRAPERZIA. “Consacrati e consacrate sono una presenza feconda nella nostra diocesi”.

- in Diocesi Piazza Armerina

PIETRAPERZIA. Lo ha detto monsignor Rosario Gisana, vescovo della diocesi di Piazza Armerina. L’affermazione del presule durante l’omelia nella “Giornata diocesana del raduno dei consacrati della diocesi armerina”. A Pietraperzia sono arrivati sacerdoti, frati, suore e consacrati di vari ordini religiosi dei dodici paesi della diocesi armerina. Il raduno nella chiesa del Rosario di piazza Matteotti. Subito dopo si è partiti, in processione, verso la vicina chiesa madre. Nella cittadina del castello Barresio sono arrivati componenti di diversi ordini religiosi: USMI (Unione Superiore Maggiori d’Italia), COSMI (Conferenza Italiana Superiori maggiori). Altri ordini religiosi arrivati a Pietraperzia O.V. (Ordo Virginum) e C.I.I.S (Conferenza Italiana Istituti Secolari). A fare gli onori di casa don Osvaldo Brugnone e don Pino Rabita, rispettivamente parroco della matrice e amministratore della parrocchia Madonna delle Grazie di Pietraperzia. Corresponsabile di tutti questi organismi, Fra’ Massimiliano Di Pasquale, delegato vita consacrata e appartenente all’ordine dei frati minori conventuali. Alla chiesa Madre una liturgia eucaristica presieduta da Monsignor Rosario Gisana e concelebrata dal clero presente in chiesa. Ad arricchire le celebrazioni, il coro parrocchiale diretto dal maestro Pino Amico. Il presule, all’omelia, ha continuato: “La presenza del Signore si manifesta attraverso i vostri carismi e nelle vostre intuizioni. Tutti noi apparteniamo al Signore grazie al battesimo ma ci sono uomini e donne che danno testimonianza con la propria vita”. “Non lasciatevi prendere – ha continuato monsignor Gisana – dalla subcultura delle guerre. Noi stiamo perdendo la bellezza dell’incontro. I social network non permettono di potersi incontrare”. E ancora: “Si rischia che il Signore passi tra noi ma noi, impegnati con i messaggi e i Whatsapp, rischiamo di non individuare la sua presenza. L’elemento speciale della vita consacrata è che dobbiamo andare noi incontro al Signore. Noi consacrati per l’uomo e a favore dell’uomo andiamo incontro a Dio. Alimentiamo le relazioni umane in cui tutti i sensi siano messi in gioco”. E ha concluso: “È importante comunicare i nostri sentimenti tra cui la tenerezza. Il nostro compito è quello di permettere che il Signore possa raggiungere ogni uomo ed entrare nella sua vita. La nostra vita è fatta di disciplina. Nella strada aperta da Giovanni Battista facciamo in modo che Dio incontri l’uomo per salvarlo”. Dopo l’omelia, tutti i consacrati hanno rinnovato la propria professione di fede. Durante la preghiera dei fedeli sono stati ricordati il 50° anniversario sacerdotale di Fra’ Antonio Milazzo e Raimondo Amistadi. Ricordato pure Fra’ Angelo Ferro, “Passato alla casa del Padre”. Tutti e tre del CSMI. Per i “Figli si Sant’Angela Merici”, Antonia Regalbuto e Cristina Calzi, nel 50° anniversario della loro consacrazione. Per le “Suore Riparatrici del Sacro Cuore” di Riesi, suor Gilma Pernizza “Passata alla casa del Padre”. Per le “Suore Sacra Famiglia di Spoleto” di Niscemi, ricordata Suor Gianclaudia Pucci, per il 50° anniversario di vita religiosa. Al termine delle celebrazioni, Fra’ Massimiliano Di Pasquale ha detto: “Ringraziamo Dio che ha fatto incontrare i consacrati il due febbraio grazie a Sua Eccellenza Monsignor Rosario Gisana. Sarebbe bello, anche per il prossimo anno, ricordare la testimonianza pastorale e viverla insieme al vescovo. Questo è un sogno che lasciamo alla comunità. Il Signore ci chiede un solo passo. L’altro lo farà lui”. Fra’ Massimiliano ha poi ringraziato, per la sua presenza, Suor Alberta. Lei era arrivata in Sicilia dalla Toscana 37 anni fa. Ora lei riparte. La sua prossima destinazione è Ventimiglia. GAETANO MILINO


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