BARRAFRANCA. Una tenenza dei carabinieri o un commissariato di polizia a Barrafranca.

BARRAFRANCA. Una tenenza dei carabinieri o un commissariato di polizia a Barrafranca.

- in Barrafranca
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BARRAFRANCA. Ne chiedono l’istituzione, all’unanimità, il sindaco Fabio Accardi, la giunta municipale e l’intero consiglio comunale. La richiesta con un ordine del giorno approvato durante i lavori d’aula. Il consiglio comunale convocato dal presidente Giovanni Di Dio su richiesta della conferenza dei capigruppo consiliari. I lavori presieduti dallo stesso Giovanni Di Dio. Solidarietà a Giovanni Paternò che il 10 agosto scorso aveva subito la distruzione della sua parafarmacia.. Presenti, durante i lavori, il senatore Fabrizio Trentacoste, l’onorevole Andrea Giarrizzo e gli onorevoli dell’Ars Elena Pagana e Luisa Lantieri. C’erano pure il vicesindaco di Mazzarino Cristian Spalletta, Renzo Caponnetti – dirigente nazionale  Federazione Antiracket Italiana e presidente coordinamento Antiracket Sicilia. Caponnetti è pure presidente della Associazione Antiracket di Gela. Lui, scortato fin dal 2005, era seduto accanto a Giovanni Paternò. Sul problema sicurezza Renzo Caponnetti ha detto:  “Lo Stato non è assente. È la città che deve collaborare. È anche importantissima la collaborazione dell’amministrazione comunale”. E ha continuato: “Bisogna puntare sulla collaborazione dei cittadini che equivale a tante caserme dei carabinieri”. Caponnetti dice ancora: “Sarei ben felice di  un’altra riunione sulla sicurezza con la presenza di questore, carabinieri, guardia di finanza, polizia, Sono venuto per dare solidarietà a Giovanni Paternò, una perla di uomo. La presenza delle istituzioni c’è. Noi abbiamo la forza e il potere di resistere”. E ha concluso: “Alle vittime conviene denunciare eventuali richieste estorsive”. Il sindaco Fabio Accardi, da parte sua, ha dichiarato: “Diciamo un forte no alla mafia, tutti in maniera univoca, cittadini ed istituzioni”. “Il nostro no pure agli attentati incendiari, agli omicidi impuniti. La città vuole dire basta a queste forme di intimidazione e di terrore”. “Sviluppo e legalità – ha continuato il sindaco Fabio Accardi – vanno di pari passo. Le mafie non sono solo in Sicilia. Noi vogliamo una città diversa con sviluppo e legalità. La politica dia maggiore attenzione aumentando la presenza forte dello Stato nei nostri territori”. E ha concluso: “Dobbiamo lavorare con i giovani per fare comprendere loro che con l’illegalità e con il crimine si perde in termini di lavoro e di denaro”. Il sindaco Accardi ha continuato: “La parte buona e sana della cittadinanza deve svegliare quanti vivono nel torpore. Siamo vicini al dottore Paternò e mettiamo a disposizione le nostre energie perché si trovino i colpevoli”. “Il consiglio comunale il 21 settembre per ricordare il giudice Rosario Livatino ucciso il 21 settembre 1990 con le armi rubate ai carabinieri a Barrafranca durante un tentativo di rapina”. Andrea Giarrizzo. “Bisogna combattere la criminalità senza distinzione di colore. Dobbiamo prenderci per mano perché questo possa avvenire.”. Giarrizzo e Fabrizio Trentacoste hanno sottolineato l’importanza di “coinvolgere le scuole nella educazione alla legalità”. Il senatore pentastellato ha poi suggerito di potenziare il sistema di videosorveglianza. “Le persone oneste debbono dire: “Sono fiero di essere siciliano”. Il sindaco Fabio Accardi ha detto che “il sistema di videosorveglianza  funziona nei limiti della accettabilità. Ma auguro che, per l’ampliamento si dia la priorità a questi territori”. Ha poi preso la parola Giovanni Paternò. Al termine del suo intervento, il consiglio comunale e tutti i presenti si sono alzati e gli hanno tributato un caloroso e scrosciante applauso. Gaetano Milino

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