Il Salotto artistico- letterario “Civico 49” ospita il violinista barrese Alessandro Faraci.

Il Salotto artistico- letterario “Civico 49” ospita il violinista barrese Alessandro Faraci.

- in Barrafranca, Civico 49
Gaetano Vicari mentre consegna un libro all'ospite
Rosetta Faraci mentre presenta l’ospite

Giovedì 19 luglio 2018 il Salotto artistico- letterario “Civico 49” di Barrafranca (EN) ha ospitato il giovane violinista barrese Alessandro Faraci. A presentarlo ai soci e agli amici del Salotto è stata Rosetta Faraci, che ha letto una breve biografia. Presenti anche la mamma e una delle sorelle di Alessandro.

Alessandro Faraci nasce a Caltagirone (Ct) il 15 novembre 1994. Si appassiona alla musica grazie al padre che ascoltava sempre musica classica. Così decide di iniziare lo studio del violino all’età di 11 anni, presso la scuola media statale a indirizzo musicale “Giovanni Verga-Don Milani” di Barrafranca (En), sotto la guida del Prof. Nino Gatto.

Il violinista barrese Alessandro Faraci

Continua il percorso di studi all’Istituto Superiore di studi musicali “V.Bellini” di Caltanissetta con il prof. V. Diaferio e successivamente con il prof. Pilato. Oltre a frequentare il liceo scientifico “G.Falcone” di Barrafranca partecipa ad alcuni progetti orchestrali promossi dalla stessa scuola, prendendo parte a molti concerti e concorsi in Italia. Nell’anno 2016/2017 frequenta un corso internazionale di alto perfezionamento musicale a Chiusi della Verna (Ar) con la professoressa Alina Company. Attualmente studia a Cremona, dove frequenta l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Claudio Monteverdi “, ed è iscritto al secondo anno del triennio del corso di violino sotto la guida del Maestro Roberto Noferini.

Imbracciato il violino e facendo muovere dolcemente l’archetto sulle vibranti corde, il giovane Alessandro ha eseguito i brani “Allemanda” e “Sarabanda”, tratti dalla Seconda Partita per violino solo, in re minore, di Johann Sebastian Bach. Scritti dal compositore tedesco nel 1720 insieme alle altre sonate per violino, entrambi i brani rappresentano uno dei capisaldi della letteratura violinistica. “Allemanda”, che apre la Seconda Partitura, è un componimento che deriva da una danza di origine tedesca, mentre “Sarabanda” è di origine arabo-moresca o turco-iraniana, anche se la leggenda vuole che abbia avuto il nome da una donna sivigliana chiamata Sara, mentre è più probabile che si richiami alla parola Saras, che significa appunto danza, di tono grave e solenne, ballata nel XVI secolo dalle donne fastosamente vestite.

Gaetano Vicari mentre consegna un libro all’ospite

Come secondo pezzo, il giovane violinista ha eseguito con maestria Introduzione del Tzigane,  per violino e pianoforte, di Maurice Ravel. Il pezzo, scritto dal compositore francese tra l’aprile e il maggio del 1924, fa parte del repertorio virtuosistico dei primi del Novecento.

Ammaliati ed emozionati dalle dolci melodie e dalla bravura di Alessandro, i presenti hanno chiesto il bis e il giovane ha ripreso in mano il suo violino, eseguendo il brano Capriccio n.24 del violinista francese Jacque Pierre Rode. Al termine il giovane violinista ha ricevuto in dono un libro come ricordo della serata.

Il Salotto artistico-letterario “Civico 49” continua la sua opera di promozione e valorizzazione di personalità talentuose, barresi e non, che si distinguono in diversi campi della cultura.

Rita Bevilacqua

 

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