lavorativa sino al 31 dicembre. Il comitato dei precari invoca «il recupero di tutte le giornate perse in modo da dare ulteriore sostegno economiCO ad una categoria che ne ha bisogno».
«Queste persone – rileva Giuseppe Regalbuto – anche se non hanno un vero status di lavoratori, sono diventati per gli enti Locali indispensabili per l’espletamento di numerose mansioni, ma da parte della Regione non c’è mai stata una vera programmazione delle risorse economiche per tutto l’anno e molto spesso la “patata bollente” viene lasciata nelle mani dei Comuni che diventano poi il primo luogo della protesta per i ritardi nei pagamenti e che sono poi costretti malgrado i numerosi tagli subiti
nei trasferimenti, a dover fare salti mortali per anticipare qualche mensilità».
Il responsabile regionale Uil per i cantieri di servizio, Calogero Falcone, di concerto con Regalbuto, ha scritto all’Assessorato regionale al Lavoro chiedendo, visto il disagio sociale in cui versano una buona parte di questi soggetti, di fare recuperare i giorni lavorativi non svolti nel 2014. Tra l’altro il provvedimento emanato il 4 agosto dall’Assessorato regionale competente parla di prosecuzione di attività lavorativa e quindi di fatto non prevede interruzione, per cui si chiede ai sindaci di valutare tutte le possibilità visto che dal 7aprile scorso hanno interrotto i lavoratori degli exRmi.
Oggipomeriggio (ore 16,30) nell’auditorium del Comune di Nissoria si terrà una riunione per per trattare il tema dei cantieri di servizi regionali. L’incontro è stato organizzato dalla Uil Temp Sicilia rappresentata da Calogero Falcone, assieme al comitato dei precari (presidente Giuseppe Regalbuto e componente Sebastiano Nicastro). In 35 Comuni delle province di Enna e Caltanissetta sono interessate oltre 1300 persone, di cui poco più di 1000 nei 20 Comuni ennesi, e considerato che ogni soggetto è quasi sempre capofamiglia, ad essere interessati sono circa 4.500. 1 Lavoratori da mesi sono fermi poichè dalla Regione non arriva alcuna notizia sui fondi loro destinati e non c’è nemmeno il decreto sulla
VIDEO. Natale 2024. Apertura de “Il villaggio di Babbo Natale” 2024
VIDEO. Natale 2024. Apertura de “Il villaggio di