Regalare emozioni che sgorgano dalla parte più intima del sé. È questa la scommessa, ampiamente vinta come ogni anno, della scuola di danza “New Harmony Ballet Dance Center” di Rosamaria Giunta e William Grillo, che sabato sera ha salutato l’anno accademico appena trascorso con uno sfarzoso spettacolo offerto al pubblico barrese, accorso numeroso al Cine- Teatro Galilei.
Non un semplice saggio, dunque, ma un elegante show dedicato quest’anno ai “quadri d’autore” appartenenti alla corrente artistica dell’Impressionismo: una tavolozza immensa di colori costituita dai circa cento ballerini allievi della scuola, guidati magistralmente dai giovani coreografi Rosamaria e Amedeo Giunta.
È così che i capolavori di Degas, Renoir e Monet hanno danzato insieme, ritrovando la loro dimensione naturale nelle volute intelligenti e sinuose delle coreografie: così come gli artisti francesi ambivano a gettare un’immediata emozione sulla tela, gli allievi hanno avuto la possibilità di esprimere i propri stati d’animo attraverso delicate espressioni del corpo e del volto; e, ancora, così come i grandi impressionisti francesi punteggiavano il pennello di colori sulla tela, i ballerini hanno picchiettato con le loro punte di gesso il parquet del palcoscenico, aggiungendo così armoniosi arabeschi alle decorazioni classiche.
Con il service della New Style Animation di Filippo Monica e la conduzione di Silvia D’Angelo, si sono snodati per tre ore di spettacolo pezzi originali dalla leggiadria unica, alternati sul palco senza un attimo di respiro. Tra il pubblico, anche il neo sindaco Fabio Accardi, che ha ricordato ai presenti quanto sia importante la disciplina della danza per contribuire a costruire il cittadino del domani, lanciando l’idea di un concorso “Città di Barrafranca” dedicato proprio alle numerose realtà dei paesi del circondario.
Esteticamente perfetta, commuovente e d’impatto la sezione ispirata al tricolore francese, elegante e raffinata, con una selezione di musiche contemporanea mai banale, accompagnata a movimenti concepiti come linguaggio poetico, inondando il corpo e lo spazio scenico.
Tra i protagonisti, otto maschietti che quest’anno hanno costituito un intero corso, eleganti, compiti e gioiosi nel loro portamento perché, come ha affermato il coreografo “niente è impossibile! La danza, così come ogni altra passione, è un gioco di volontà accompagnata da un’estrema voglia di sacrificio per il raggiungimento di un obiettivo”
Un talento che cresce visibilmente, quello di Amedeo Giunta, ballerino presso la compagnia “Balletto di Roma”, che si è esibito in un assolo a sua firma, dal titolo “From Munch to me”, prediligendo, dunque, l’arte espressionista, al centro della quale ha inserito il proprio corpo da cui si irradia il movimento o a cui il movimento ritorna. Incantevole, infine, il passo a due, pensato con la collega Helèna Roache.
Come da tradizione, nella seconda parte della serata si è dato spazio al ritmo e all’entusiasmo realizzato dalle soluzioni alternative per “In the Park” e “Bang bang Esplosion”, che ha rinviato immediatamente alle atmosfere surreali di Tarantino, con il suo mix di suoni e colori, siglando in questo modo il sincretismo più completo tra le arti.
Rosa Maria Ciulla
Foto Marco Polino