Disastro Ambientale nell’Ennese, prevenzione forestale indispensabile

Disastro Ambientale nell’Ennese, prevenzione forestale indispensabile

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Il presidente del comitato dei precariGiuseppe Regalbuto constata la triste realtà: la mano dell’uomo ha colpito duramente la Sicilia e la popolazione della Sicilia,  in particolare nell’ennese (oltre ai boschi , il parco Ronza, Bellia, anche il parco minerario Floristella);la popolazione non voleva vedere questo scempio, che rimarrà un danno per tanti anni. Purtroppo tutto questo porta a dare delle colpe che certamente trovano fondamento nella mancata prevenzione, che è la causa principale di tale disastro ambientale. Per tanti anni si è parlato di fare un progetto serio e concreto per prevenire con i forestali tali problemi che vengono a galla e si notano ad occhio nudo. I vari paesi sono invasi dall’erbaccia ad altezza d’uomo, non serve avviare i Forestali in forte ritardo o per meglio dire solo dopo aver perso tempo prezioso e aspettare sempre qualcosa che non c’è!

L’indifferenza e il menefreghismo hanno portato a quello che stiamo assistendo e che è sotto gli occhi di tutti , intere famiglie evacuate per mancanza di pulizia e prevenzione degli incendi, ritardi nei viali parafuoco, indispensabili per arginare il disastro, vitali per mettere a freno i punti strategici dei boschi e anche delle periferie dei paesi, visto le alte temperature e vista la lentezza  burocratica che và acomplicare il tutto e la vince  sempre.

I Forestali da circa due mesi sono in forza ai cantieri di manutenzione ma non tutti, e solo da poco è partito il servizio antincendio con i soliti problemi che accompagnano il comparto, con mezzi e uomini sempre col contagocce e problemi di revisioni,assicurazioni ebenzina sempre da contrattare; tutto questo non li mette in condizioni di operare nel migliore dei modi. I viali parafuoco devono essere effettuati non a maggio, ma già ad aprile programmando la situazione nel migliore dei modi.

Il Governo regionale deve capire, dopo quanto è accaduto, che i Forestali devono essere stabilizzati, per averli pienamente 12 mesi l’anno e per espletare tutte le mansioni da effettuare, sia per i boschi sia per i comuni, e visto che sono a libro paga della regione per pochi mesi, dare il sussidio di DS Agricola per altrettante giornate lavorate, metterli a regime tutto l’anno ed evitare quello che non dovrebbe succedere. I fondi si possono e si devonoreperire assolutamente da qualsiasi cassetto, se si vuole trovare la soluzione si può, perchè la manodopera c’è, e i forestali sono pronti. Il presidente Giuseppe Regalbuto conclude dicendo che tutta la classe politica insieme alle istituzione devono trovare la soluzione che porti a una migliore organizzazione del sistema, qualificando ulteriormente i forestali e stabilizzandoli.



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