BARRAFRANCA. “Gustare Sicilia”, “Video Mediterraneo”, ha fatto tappa a Barrafranca.

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La troupe è arrivata in paese poco dopo le ore 9,00 di lunedì 31 marzo 2025. La squadra di “Gustare Sicilia” era composta da Giuseppe Tomaselli, Rosario Furnari, Rino Sciacca e dal conduttore Diego Caltabiano. Gustare Sicilia” dedicata a Barrafranca sarà mandata in onda su Video Mediterraneo – canale 17, Digitale Terrestre – lunedì 14 e martedì 15 aprile 2025 Gli orari di messa in onda: Lunedì 14 aprile 2025: 7,30; 13,20; 19,30; 21, 05. Gli orari di martedì 15 aprile 2025: 7,30; 13,20, 19,30, 23,30.  Mercoledì e giovedì replica.  Mercoledì con gli stessi orari di lunedì e giovedì con gli stessi orari di martedì.

Ad accogliere la troupe di “Gustare Sicilia”, il sindaco avvocato Giuseppe Lo Monaco, il suo vice Filippo Faraci, la professoressa Claudia Ingala – assessora alla Cultura e allo Spettacolo della Giunta Lo Monaco – oltre alla funzionaria del Comune dottoressa Anna Schirò, alla dottoressa Rita Bevilacqua – storica e studiosa delle tradizioni di Barrafranca – e al professore Filippo Salvaggio, storico. Ad organizzare e promuovere tale iniziativa, l’Amministrazione Comunale barrese per valorizzare il territorio e promuovere i riti e le tradizioni della Settimana Santa di Barrafranca. La prima tappa è stata la villa comunale di viale Generale Cannada per le riprese iniziali. Subito dopo, al chiostro del Comune dove era stato allestito uno “stand” per l’esposizione di alcuni aspetti della Settimana Santa di Barrafranca. Tra i presenti anche alcuni volontari di Pubblica Assistenza Protezione Civile “Amico Soccorso”. In esposizione, nel chiostro del Comune, alcune riproduzioni in miniatura dell’Addolorata e di “U Trunu” del Venerdì Santo oltre a quattro santoni che vengono utilizzati per la festa di “A Giunta” della domenica di Pasqua. I santoni esposti erano: San Matteo, San Giovanni (l’unico dei quattro a lutto) San Taddeo e San Mattia. A metterli a disposizione per l’esposizione i rispettivi proprietari Nella stessa location – il chiostro del Comune – c’erano anche tre figuranti dell’associazione “Gruppo Spettacolo Arcobaleno” de “A Va Sacra” del Mercoledì Santo: il centurione impersonato da Giuseppe La Rosa; Gesù (Valerio Bonfirraro) e Caifa impersonato da Sebastiano Giunta. Rita Bevilacqua ha illustrato le tradizioni e i riti della Settimana Santa barrese mentre Filippo Salvaggio ha fatto la storia del chiostro del Comune. Al termine, ci si è spostati tutti in chiesa Madre dove, ad attendere, c’era il professore Angelo Faraci, Governatore della Confraternita “Gesù Crocifisso”. Lui ha fatto la storia del ritrovamento del Santissimo Crocifisso. Il ritrovamento, in un’ampia buca di un terreno di contrada “Rastrello”, tra Barrafranca e Pietraperzia.

Non sono stati trascurati aspetti della altre tradizioni  di Barrafranca. Nel pomeriggio, infatti, ci si è trasferiti in via Barbagallo – una traversa di via Cavour – a casa di Roberto Caputo, Lui ha mostrato alcune opere da lui restaurate e dipinte con soggetti variopinti. Tra gli “oggetti” esposti e da lui “lavorati” artisticamente, una Fiat “500”, una MotoApe ed una vespa oltre a due carretti siciliani. Uno dei due carretti, ancora pitturato con un sottofondo bianco, era molto più antico del primo. Come elementi di sospensione aveva le vecchie balestre a foglie. Dopo la visita al laboratorio di Roberto Caputo, si è tornati nel chiostro del Comune. In tale location esposta una “scocca” di colore rosso – un fiocco che viene legato a “U Trunu” del Venerdì Santo – e con le iniziali “GC”, acronimo di Gesù Crocifisso. Nello stesso chiostro comunale esposta anche una “scattiola”. E’ un “oggetto” composto da un’asta centrale fissa e da alcune tavolette, tutte intorno, mobili che riproducono, quando vengono mosse dalla mano che impugna ‘a scattiola, un suono caratteristico. “A scattiola” viene utilizzata durante la processione del Venerdì Santo visto che le campane, nei giorni di passione e morte di Gesù, sono state “legate” e non possono suonare, in segno di lutto. In esposizione al chiostro comunale pure una “spera”. Si tratta di una copia del crocifisso trovato a “Rastrello”. Riproduce, tutto attorno, una raggiera e, al centro, un crocifisso. “A scattiola” e “a spera” portati al chiostro comunale e custodite dall’artigiano locale Alessandro Pilotta, a scocca”da Don Benedetto Mallia, parroco della Chiesa Madre. Poco prima del termine della giornata, due giovani di Barrafranca, Lorenzo e Angela – marito e moglie – hanno mostrato alcuni dolci tipici locali del periodo pasquale realizzati da un panificio cittadino. Tra le leccornie in esposizione, “U panariddu”, “i muscardini” e “i palummeddi”, realizzati con un impasto particolare e vengono prodotti, per lo più, nel periodo pasquale, “U panariddu” veniva donato pure alle fidanzate. Angela e Lorenzo sono stati coadiuvati, nella esposizione di tali prodotti, dalle loro piccole figlie: A causa del maltempo, non è stato possibile illustrare la storia di “I Putiedddi” di piazza Fratelli Messina. A conclusione della giornata, l’intervista al sindaco Giuseppe Lo Monaco nel suo ufficio del Comune. IL sindaco Giuseppe ;Lo Monaco dichiara: “Il nostro ringraziamento va a quanti ci hanno collaborato attivamente per la buona riuscita di tale iniziativa”. E conclude: “Il tutto per valorizzare e promuovere la nostra amata Barrafranca”. GAETANO MILINO