“My Voice for You”,  sabato 10  alla Chiesa della Gancia e domenica 11  maggio al Teatro Politeama la musica celebra il diritto alla libertà delle donne afgane

Elena Yaqubee

Che la musica sia un linguaggio universale, capace di attraversare confini e culture, non è un semplice concetto, ma un assunto che travalica i tempi. Diventa anche un atto rivoluzionario quando esprime la volontà di difendere e promuovere i diritti delle donne in tutto il mondo. Come quello delle gravi violazioni subite dalle donne afghane, costrette al silenzio da norme oppressive che negano loro il diritto di esprimersi e vivere liberamente.

Un atto di ribellione pacifica che passa attraverso un manifesto di libertà per sviluppare un progetto come “My Voice for You – Eco di cuori liberi, nato a Palermo, il cui obiettivo è difendere e sostenere le donne afgane, combattendo l’Apartheid di genere. E non si tratta certo di un evento, di un’occasione isolata per parlare di diritti portando la musica su un palcoscenico, in modo specifico quello del Teatro Politeama domenica 11 maggio,  ulteriore tappa di un percorso che aspira a trasformarsi in un movimento internazionale. Bisogna però, sottolineare che la due giorni di musica, cultura e testimonianze prenderà il via alle 18.30 di sabato 10 maggio  alla Chiesa della Gancia con  una Rassegna corale Internazionale. Un concerto gratuito con tutti i cori partecipanti, per diffondere il messaggio del progetto e ribadire il ruolo della musica nell’unire e sensibilizzare.

«L’obiettivo è unire voci e culture attraverso la musica – si legge nel manifesto che accompagna il progetto,  la cui energia sta nel cuore di 4 energiche donne quali Monica Faja, Rossella Bonomo, Lydia Giannitrapani e Rosellina Rox Segreto –  per denunciare ogni forma di oppressione, creare solidarietà e costruire una rete globale di resistenza culturale. La musica da sola non può risolvere i problemi di genere, ma è un veicolo potente per mantenere alta l’attenzione e promuovere il cambiamento. La musica da sola non può risolvere i problemi di genere, ma è un veicolo potente per mantenere alta l’attenzione e promuovere il cambiamento»

Forti le emozioni che sicuramente coinvolgeranno tutti alle 18 di domenica 11 maggio al Teatro Politeama, dove avverrà la prima esecuzione assoluta di “My Voice for You”, brano inedito composto da Giulio De Carlo su testo di Rosaria Segreto.

Sul palco un multicoro internazionale composto da 200 coristi dall’Italia e dal Portogallo, simbolo di unione tra culture nella difesa della libertà e dei diritti umani.

Cantanti di prestigio, un’orchestra e attori, inoltre, arricchiranno l’evento con musica e narrazione.

Ci saranno, infatti, gli allievi del Dipartimento di Jazz del Conservatorio “A. Scarlatti” di Palermo, che accompagneranno la performance di  Elena Yaqubeegiovane cantante afghana rifugiata in Germania, restituendole simbolicamente la voce che nel suo Paese le è stata tolta. A lei, giovane cantautrice, narratrice e attivista afghana, residente in Germania dove ha trovato asilo politico, sarà destinata una delle borse di studio che è tra gli atti concreti che realizzerà il progetto volendo dedicare un’attenzione particolare alle donne oppresse, in particolar modo rifugiate e migranti, offrendo loro strumenti concreti per emergere e affermarsi.

Altra ospite attesa un’ atleta che vive in Portogallo e fa parte di una squadra femminile di calcio. Samira Karimyar, questo il suo nome, è un’attivista afghana per i diritti delle donne, arrivata dall’Afghanistan con la forza di chi non si arrende mai e il coraggio di chi crede in un mondo migliore.

Condurrà la serata, Rosa Di Stefano.

Sul palco Cori noti come:

I Piccoli Cantori – Barcellona P.G., diretti da Salvina Miano; Coro Cum Iubilo, diretto da Giovanni Scalici; Singing Cluster, diretto da Giulio De Carlo; Aeolian Vocal Ensemble Little Aeolian – Coriste per Gioco, diretti da Monica Faja; Canto E canto, diretto da Liliana Quesado. Al piano, Alessandro Pisciotta.

Ospiti speciali: Lidia Schillaci, Lello Analfino, Giuseppe Milici, Sabrina Petyx, Flora Faja, Aurelio Fragapane, Officina Barocca Siciliana, ma non solo.

«Ogni nota sarà un atto di resistenza, ogni voce un messaggio di speranza. “My Voice for you” – scrivono le organizzatrici –  è un inno corale a chi non può più parlare, un abbraccio sonoro per restituire dignità e ascolto, la negazione dei diritti in un canto di libertà».

A patrocinare l’evento sono: Comune di Palermo, Città Metropolitana di Palermo, Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo.

Il progetto è sostenuto da numerose istituzioni e associazioni, tra cui: Amnesty International Gruppo Italia 044 Palermo; Medici Senza Frontiere; Consulta cittadina del Comune di Palermo per la Pace; Associazione Donne di Benin City; Università degli Studi di Palermo (UNIPA); Conservatorio di Musica”Alessandro Scarlatti” di Palermo; Accademia di Belle Arti di Palermo; Galleria d’Arte Josephine Bonì; Zonta Club Palermo ZYZ; Unione Donne Italiane (UDI) Palermo; ConfCommercio Palermo.

Info, prenotazioni e donazioni presso: Fontarò Circolo Arci, Largo Lituania 10, Palermo; Libreria Europa, via Uditore 22/A, Palermo.

“My Voice for You” è una visione e una promessa: un’eco che attraversa confini e barriere. È un invito a unirci in un coro globale per il cambiamento.

La musica è potere. È libertà. È vita. In un mondo in cui le voci delle donne sono spesso silenziate, è nostro dovere ascoltare, sostenere e amplificare.

Trasformiamo ogni nota in un messaggio di dignità e speranza.