PIETRAPERZIA. Grande successo per il coro della Parrocchia “Madonna delle Grazie”.

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PIETRAPERZIA. A fare da splendida cornice alla esibizione, la rinascimentale chiesa del Rosario di piazza Matteotti. Ad accompagnare l’esibizione, la professoressa Teresa Rapisardi (Direzione e tastiere). Al violino la giovane Chiara Toscano. La kermesse patrocinata dal Comune – sindaco Antonio Bevilacqua -, Pro Loco (presidente Salvatore Palascino) , Associazione “Musica è Vita” e dalla parrocchia “Madonna delle Grazie”. Questi i componenti del corso: Lucia Zarba (Soprano e voce solista), Sara Giarrizzo (Soprano), Giuseppina Notaro (Soprano), Maria Teresa Pagliaro (Soprano), Mariangela Rame (Contralto), Filippa Stella (Contralto), Pino Giuliano (tenore e voce solista), Angelo Ippolito (tenore e percussionista), Angelo Mancuso (Basso), Enzo Tramontana (Basso). Ha presentato l’insegnante Matilde Puzzo. Tra il numeroso pubblico, al primo banco, don Angelo Ventura, parroco “uscente” della “Madonna delle Grazie”. Questi i brani eseguiti dal coro: “La vera gioia” e “Vergine Madre” di Marco Frisina, “Ave Verum” di Mozart. Per “Ave Maria” di Gounod al violino e all’organo rispettivamente Chiara Toscano e Teresa Rapisardi. Per “Vergine Madre”, insieme al coro, hanno cantato i solisti Lucia Zarba e Pino Giuliano. I due hanno cantato pure l’”Ave Maria” di Schubert” con l’accompagnamento di Chiara Toscano al violino. Dal “Salmo 150” ritmate e tamburi”. Violino e percussioni rispettivamente Chiara Toscano e Angelo Ippolito. Il “Magnificat” di Marco Frisina cantato da Lucia Zarba ed accompagnato dal coro e dal violino di Chiara Toscano. Subito dopo “Ogni cosa è vanità” di San Filippo Neri. A chiusura della serata, “Vanità di Vanità” di Angelo Branduardi con violino (Chiara Toscano), Percussioni (Angelo Ippolito) e coro. Don Angelo Ventura, al termine, ha detto: “Questo è un segno di speranza. Questo coro è frutto della Madonna e dell’amore personale. Cercate di custodire questo dono prezioso”. E ha concluso: “Me ne vado sapendo di lasciare qualcosa che può essere il frutto di un grande lavoro. Custodiamo sempre l’amore verso Cristo Nostro Signore”. Gaetano Milino