La barrese MARIA CARMELA DI TRIO vince il 1° premio al concorso “Sono nata il 21 a primavera”

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Scoprire da adulti l’amore per la poesia che ti permette di mettere in rima le tue emozioni, i tuoi pensieri, trasformandoli in componimenti poetici. Stiamo parlando della barrese MARIA CARMELA DI TRIO che da vent’anni vive e lavora a Bedizzole, un comune nella provincia di Brescia.

E proprio questa passione, e sotto la spinta dalla famiglia, che fornisce  a Maria Carmela l’input a partecipare alla 4^ edizione del concorso “Sono nata il 21 a primavera”, indetto dal Comune di Bedizzole e dalla Biblioteca Comunale “Primo Levi”. Il tema del concorso di quest’anno è stato “Memorie del mio paese”.

IL TESTO DELLA POESIA:

Profumo di terra e di pace

Tra le vie silenti, l’eco lontana

di voci amiche, un tempo risonanti.

Sui muri scrostati, l’ombra sovrana

di storie antiche, sussurri tonanti.

Il vento che danza tra l’erba tenace,

mi porta un profumo di terra e di pace.

Ricordo i selciati, ruvidi e antichi,

sotto i passi di bimbi incuriositi.

La fontana canta ad un ritmo incessante

e il sole bacia un luogo rilassante.

Le nonne sedute, con le mani operose,

a ricamar filati, narrando le cose.

Le feste d’estate, i colori vibranti,

le danze in piazza e i suoni trionfanti.

Il cielo stellato, le promesse distanti,

e il cuore che batte a rintocchi incalzanti.

Il profumo del pane appena sfornato,

un dono semplice, tanto amato.

Le mani dei padri, segnate dal tempo,

la fatica nei campi, lavori costanti.

Le madri, custodi di antiche parole,

di gesti gentili, di amori colmanti.

Radici profonde stringono forte

L’albero maestro, sfidando la sorte.

Oggi il mondo corre, veloce e distratto,

ma in fondo al cuore mio, un tesoro rimane:

il mio piccolo paese con le memorie intatte,

un faro che brilla, tra gioie e disfatte.

Custodisco ricordi, come gemme rare,

l’anima di questo luogo, che sa ritornare.

La giuria, composta da personalità di rilevanza culturale del Comune di Bedizzole, ha valutato gli elaborati basandosi sui valori espressi, sulla forma espositiva e sulle emozioni suscitate dalla lettura. Tra i 21 partecipanti provenienti dal cremonese e dal bresciano, Maria Carmela ha vinto il primo premio con la poesia dal titolo: “Profumo di terra e di pace” dedicata al suo paese d’origine: Barrafranca. Per la giuria “Maria Carmela riesce, con grazia, a trasformare il quotidiano in qualcosa di universale. Ogni gesto, ogni figura che nomina, diventa simbolo di un tempo in cui le relazioni umane, i ritmi naturali e il senso di comunità avevano un valore profondo. In fondo, Profumo di terra e di pace è più di una poesia: è una carezza, un ritorno a casa, un modo per dire che certi luoghi, e certe emozioni, sanno sempre ritrovarci.”. La premiazione è avvenuta nella Biblioteca Comunale “Primo Levi” giovedì 24 aprile 2025, al termine della presentazione del libro “Terzo Cuore” di Anna Pillarella.

MARIA CARMELA SI RACCONTA: “Le mie radici affondano nel paese siciliano di Barrafranca dove sono cresciuta, un luogo a cui il mio cuore è indissolubilmente legato per gli affetti familiari e le amicizie d’infanzia. Qui ho completato i miei studi, fino alle scuole superiori: del mio percorso scolastico ho ricordi vivi e meravigliosi, ho avuto degli insegnanti unici e appassionati che hanno acceso in me curiosità e voglia di apprendere. La vita mi ha poi portata, dopo il matrimonio con mio marito Paolo, a trasferirmi per motivi lavorativi nella provincia di Brescia, terra che mi accoglie da ventidue anni. Qui è nata mia figlia Chiara oggi tredicenne, che è una forza ed è molto sensibile al bello della vita. Ho intrapreso con gioia la strada dell’insegnamento nella scuola primaria, un impegno che porto avanti con dedizione da più di vent’anni, specializzandomi nell’insegnamento della lingua italiana. L’insegnamento è la mia vera passione e mi sento profondamente fortunata a poter fare il lavoro che amo. Un aspetto che mi sta particolarmente a cuore è l’intercultura: credo fermamente nel valore dell’incontro tra diverse tradizioni e mi impegno attivamente per creare ponti e opportunità di scambio, perché ogni cultura porta con sé una ricchezza unica. Questo mio interesse si concretizza anche nel mio ruolo di referente interculturale presso l’istituto dove insegno. Bedizzole, la comunità che mi ha adottato, dove insegno e vivo, è diventata una parte integrante della mia vita, un luogo in cui mi sento pienamente inserita e partecipe. Tra i miei molteplici interessi, la scrittura occupa un posto speciale.  Scrivo soprattutto per me stessa, lasciando fluire pensieri ed emozioni. Devo dire grazie alla mia famiglia per avermi spinta a condividere i miei versi, presentandomi a questo concorso indetto dal comune dove risiedo, insieme alla rete bibliotecaria bresciana e cremonese. La poesia con cui ho avuto il privilegio di ricevere il primo premio nasce dal legame viscerale con il mio amato paese d’origine, a cui è dedicata. Questa particolare sensibilità nel cogliere le sfumature della vita quotidiana, le piccole cose, i ricordi che affiorano, trasformandoli in immagini e parole, è cresciuta in me soprattutto negli ultimi anni. È stata una gioia inaspettata ricevere questo riconoscimento, soprattutto perché legato ad un componimento dedicato ad un luogo caro che “sa ritornare” proprio come recita la fine della poesia. Il titolo l’ho scelto, perché tutte le volte che torno per ritrovare i miei affetti più cari, il profumo della terra mi inebria e mi dona un senso di pace e benessere che difficilmente riesco ad avere altrove”. Ad maiora semper! RITA BEVILACQUA