19 Novembre 2025

GLOBAL SUMUD FLOTILLA la più grande flotta umanitaria per Gaza

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È un rimbalzo continuo di notizie: la FLOTILLA sta navigando verso Gaza; alcune navi della Flotilla sono state bloccate dalla marina israeliana; ci sono ancora 23 le imbarcazioni in rotta verso Gaza.

Stiamo parlando della più grande iniziativa umanitaria indipendente sorta per cercare di portare aiuti ai civili della Striscia di Gaza e rompere l’assedio navale che Israele ha imposto sulla Striscia. Una vicenda che sta tenendo tutti con il fiato sospeso. La GLOBAL SUMUD FLOTILLA è formata da tante piccole imbarcazioni da diporto che portano con sé tonnellate di aiuti umanitari, raccolti grazie a oltre 2 milioni di euro donati da circa 30mila persone. La partenza principale è stata il 31 agosto 2025 da Barcellona, in Italia da Genova e da altri porti del Mediterraneo. Una seconda flotta è partita il 4 settembre da Tunisi e dalla Sicilia. La Global Sumud Flotilla unisce 44 paesi in un duplice obiettivo: rompere il blocco navale su Gaza, ma anche dare a tutto il mondo un messaggio di resistenza nonviolenta.

Nella serata di mercoledì 1 ottobre 2025 Israele ha iniziato le operazioni di abbordaggio di diverse imbarcazioni dopo che queste erano entrate nella zona considerata “ad alto rischio”, cioè dove in passato le autorità israeliane avevano già bloccato altre iniziative simili. Lo scopo è quello di bloccarne la navigazione, arrestare le persone a bordo e portarle in Israele. Una ventina di navi israeliane si sono inserite fra le barche della Flotilla. Hanno interrotto le comunicazioni fra le navi e reso molto complicate quelle con le persone a terra. Le telecamere a bordo di diverse navi, che stavano trasmettendo in diretta su YouTube, hanno smesso di funzionare. Nel corso delle varie operazioni di intercettazione almeno cinque navi sono state colpite con dei cannoni ad acqua, con l’obiettivo di rallentarle fino a farle fermare.

Allo stato attuale, sono al momento 21 le imbarcazioni che risultano intercettate dalla marina israeliana: su 44 barche della missione, 23 risultano tuttora in navigazione verso la Striscia di Gaza, mentre 2 sembrano aver cambiato rotta puntando verso nord, apparentemente in direzione Cipro. Attivisti arrestati, anche 22 italiani. Saranno trasferiti nel porto di Ashdod ed espulsi.

Molti governi e organizzazioni considerano il blocco illegale perché Israele non ha il diritto di bloccare le barche della Flotilla, in quanto si trovano in acque internazionali, cioè un’area fuori dalla giurisdizione degli stati nazionali e in cui vige principalmente il diritto del mare, una branca del diritto internazionale.

Seguiremo con attenzione gli sviluppi della vicenda. (fonti web). RITA BEVILACQUA

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